Se lo scopo di tutte queste novità era quello di rendere la Dakar ancora più complicata per piloti e navigatori, oggi vediamo i primi colpi di scena che influiscono sulle posizioni alte della classifica. Il vincitore della prima tappa Toby Price ha perso molto terreno nella prima fase dello stage 2 Al Wajh-Neom (367 km). Ora l’australiano accusa più di una decina di minuti sul gruppo che prima lo inseguiva, retrocedendo così al 9° posto. Stessa sorte è capitata a Ricky Brabec, che però limita i danni e scende ‘solo’ fino al 5° posto.
Così il vincitore della seconda tappa è a sorpresa il botswano Ross Branch, che con la sua KTM conquista la prima vittoria di tappa in carriera. A lui i meriti di aver controllato e gestito al meglio i pericoli di giornata, con una prestazione che lo permette di salire in classifica generale fino alla sesta posizione. Mentre la testa del Rally Dakar passa ad un altro pilota KTM, il britannico Sam Sunderland (2° nella tappa di oggi), che ora gestisce un vantaggio di un minuto e 18 secondi su Pablo Quintanilla, primo inseguitore con la Husqvarna.
Segue a pochi secondi la Honda di Kevin Benavides in terza posizione, poi più staccati Matthias Walkner (KTM) e Ricky Brabec (Honda) per la top 5. Sesto posto per il vincitore odierno Branch, seguono Luciano Benavides (KTM) e Joan Barreda Fort (Honda). Nono posto per un Toby Price che è stato anche penalizzato di due minuti sul suo tempo di gara, mentre a chiudere la momentanea top 10 è il cileno Cornejo Florimo (Honda). Ancora in sordina le Yamaha con De Soultrait e Van Beveren in 12a e 13a posizione, mentre il miglior italiano piazzato è Maurizio Gerini, 26° con 56 minuti di distacco dal leader.
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