Yamaha si ritira dalla Dakar: si chiude un’era

La Dakar 2022 verrà ricordata come l’ultima edizione in cui la Yamaha ha gareggiato nel rally raid più prestigioso al mondo. La casa dei tre diapason nipponica ha annunciato oggi infatti il suo ritiro dalla categoria moto e dal mondiale cross-country, ponendo fine ad un’era delle gare off-road a due ruote. I modelli Yamaha hanno partecipato alla Parigi-Dakar fin dalla prima edizione tenuta nel 1979 e hanno vinto subito nei primi due anni con la XT500. Da lì ad oggi hanno ottenuto 9 vittorie nella Dakar moto, tra cui spiccano sicuramente i 6 successi di Stéphane Peterhansel negli anni 90 e il trionfo del nostro Edi Orioli nel 1997.

Recentemente erano tornati protagonisti con un progetto sulla loro nuova WR450F Rally che ha debuttato nel 2015 e che ha ottenuto man mano dei buoni risultati, con Adrien Van Beveren che ha sfiorato nel 2018 una vittoria sfumata a pochi km dal traguardo. Anche i progressi dell’edizione appena disputata lasciavano pensare ad un futuro di primo piano per la Yamaha, e invece arriva il fulmine a ciel sereno del loro ritiro dalla Dakar moto. Ma ciò non vuol dire che lasceranno del tutto il rally-raid: essi continueranno a venire rappresentati nella classe SSV, mentre nelle due ruote punteranno a concentrare il loro focus sui programmi clienti.

“La Yamaha ha una lunga storia con il Rally Dakar, iniziata nel 1979 e rimasta tale fino all’era moderna.”, afferma Eric de Seynes, CEO di Yamaha Motor Europe. “Inoltre è un evento a cui sono personalmente appassionato avendoci corso due volte insieme a Jean-Claude Olivier, il più grande pioniere dei nostri successi nei rally-raid. Purtroppo, nonostante la Dakar sia riuscita a rimanere vicina alle sue radici, il mondo attorno è cambiato molto, i nostri clienti hanno aspettative diverse e dobbiamo cercare di rimanere connessi a loro. Nonostante la nostra decisione di terminare la nostra storia nella Dakar nel campionato del mondo Cross-Country, l’impegno dei Yamaha nei rally-raid è tutt’altro che finito: svilupperemo la Ténéré 700 e faremo in modo che i nostri clienti abbiamo un rapporto più vicino, riscoprendo il lato avventuroso dei rally”.

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