Un duro colpo per il WRC che a questo punto mette a rischio tutta la stagione. Oggi è arrivato a sorpresa l’annuncio della cancellazione del Rally del Galles per il 2020, che diventa il quinto appuntamento che non verrà disputato dopo Portogallo, Kenya, Finlandia e Nuova Zelanda. Un fulmine a ciel sereno, considerato che eravamo a 5 mesi dalla disputa dell’evento in Galles. Il motivo della cancellazione, come per gli altri rally, non è tanto per il Coronavirus ma per le problematiche legate agli spostamenti, oltre che al posizionamento dell’evento in autunno (clima che favorisce l’influenza).
“Non è stata una decisione presa a cuor leggero, ma insieme al governo del Galles era stata una scelta obbligata alla luce dell’attuale pandemia globale del Coronavirus.”, ha affermato David Richards, Chairman del Rally GB organiser Motorsport UK. “Abbiamo monitorato da vicino la situazione ed era chiaramente impossibile fare alcun piano per gli eventi maggiori da disputare in autunno”. A questo punto il mondiale rally trema. Con 5 appuntamenti fuori e attualmente due rinviati (Sardegna e Argentina), gli unici eventi rimasti sono Turchia, Germania e Giappone. Considerato che gli eventi extra-europei sono vicini alla cancellazione, si rischia che i titoli piloti e costruttori WRC non vengano assegnati per il 2020. Servono infatti almeno 7 eventi per rendere valido un campionato del mondo FIA.
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