Il WRC ritorna a correre il Safari Rally dopo 19 anni e subito alla prima mattina l’evento in Kenya ci riserva grandi emozioni e colpi di scena. Dopo la SS4 è Thierry Neuville a comandare il gruppo con la sua Hyundai. Già dalle prime prove, però, si capisce che a fare la differenza nel Safari non sarà tanto la velocità, ma più la resistenza e la freddezza nel non commettere troppi errori, fattore che fino a questo momento sta premiando il belga.
Infatti, già alla SS3 si sono registrati due ritiri molto importanti: quelli di Elfyn Evans e Dani Sordo. Il gallese della Toyota è stato il primo a dare ad alzare bandiera bianca quando è andato a sbattere contro una roccia, danneggiando la sospensione anteriore destra della sua Yaris. Per lo spagnolo invece è stato fatale un testacoda che lo ha portato fuoristrada e a sbattere: game over per lui. Fuori anche Lorenzo Bertelli per una perdita d’acqua che ha messo fuori uso il motore appena prima della SS4.
Anche Sébastien Ogier ha subito danni alla sospensione posteriore nella SS3: a differenza degli ultimi due, il francese è riuscito ad arrivare al termine della SS4, perdendo però molto terreno sui suoi rivali. Infine, Oliver Solberg ha accusato un problema sulla sua i20 della 2C Competition dopo la SS2 e ha cominciato la SS3 con mezz’ora di ritardo, venendo penalizzato di 4 minuti e 50 secondi.
Così in classifica abbiamo davanti quelli che hanno fatto meno errori di tutti: Kalle Rovanperä occupa la seconda posizione, con il giovane finlandese che è l’unico a tenere fino ad ora il passo di Neuville (solo 5.1 secondi di distacco). Terzo posto a 26.2 secondi dal leader per Ott Tänak, poi un ottimo Takamoto Katsuta in quarta posizione a 40 secondi.
In quinta e sesta posizione troviamo le due Ford Fiesta di Gus Greensmith e Adrien Fourmaux per M-Sport, mentre solo dopo abbiamo un Sébastien Ogier che a causa del danno subito in precedenza chiude settimo la prima mattinata del Safari Rally. Ottavo posto per il keniano Onkar Rai che con la Volkswagen Polo R5 conduce la classifica WRC3, mentre al nono troviamo un Martin Prokop (Ford) unico superstite della classe WRC2. Chiude la top 10 provvisoria il polacco Daniel Chwist.
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