Il Rally Giappone comincia in maniera caotica dopo l’apertura allo Toyota Stadium di giovedì: delle sei speciali in programma quest’oggi, solo due sono state completate senza problemi, mentre le altre sono state interrotte o cancellati dopo gli eventi che si sono susseguiti. Chi non ne ha avuto di nessun genere ed è in testa alla gara è Elfyn Evans, che con la sua Toyota conduce un gruppetto per le posizioni da podio racchiuso in 20.6 secondi.
Il più vicino a lui è Thierry Neuville, che con la Hyundai è secondo a soli 3 secondi dal leader dell’evento WRC nella terra del Sol Levante, terzo posto per Kalle Rovanperä a 5.1 secondi dal suo compagno gallese. In quarta posizione troviamo Ott Tänak distante 13.9 secondi da Evans mentre al quinto posto c’è l’idolo locale Takamoto Katsuta che rimane vicino al treno dei primi. Dopodiché, il vuoto, con Gus Greensmith (M-Sport Ford) sesto a oltre 2 minuti dal leader.
Tutto a causa dei vari incidenti accaduti nelle speciali di oggi, a partire da un Dani Sordo con la Hyundai che si incendia nella SS2, causando la prima bandiera rossa di giornata. Dopo il ritiro dello spagnolo con la sua i20 consumata dalle fiamme, viene cancellata la SS3 per problemi di sicurezza, poi nella SS4 vediamo un’altra bandiera rossa per incidente col relativo ritiro di Craig Breen sulla Ford Puma che causerà anche la cancellazione della SS7.
Problemi anche per Sébastien Ogier che dopo (si presume) un contatto con le barriere nella SS6, chiude la giornata decimo con 2:49.8 di ritardo da Evans. Davanti a lui c’è un trio di finlandesi con le auto Rally2 che comandando nella classe WRC2: Sami Pajari è settimo complessivo con la Skoda Fabia Evo, davanti ai suoi connazionali Teemu Suninen (Hyundai) ed Emil Lindholm (Skoda) che sono in ottava e nona posizione.
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