A Ruota Libera: intervista con Enzo Bonito pilota McLaren Shadow ESports

Oggi per A Ruota Libera abbiamo con noi Enzo Bonito, pilota ESports McLaren Shadow. Abbiamo parlato di sim-racing e non solo.

Dopo l’intervista a Daniele Haddad, pilota Racing Point ESports, oggi è il turno di Enzo Bonito, pilota McLaren Shadow. Il 24enne di Reggio Emilia ha appena concluso la sua seconda stagione nella F1 Esports Series con la monoposto del team di Woking, conquistando un podio ad Austin. Ho avuto il piacere di parlare con il pilota italiano, un ragazzo molto simpatico, umile e gentile. Abbiamo parlato di sim-racing e di eSports. Sarà proprio Bonito, vincitore della Race Of Champions in Messico, il protagonista di questa puntata di A Ruota Libera.

Enzo Bonito Twitter profile

Come hai iniziato il tuo percorso nel sim-racing?

“Ho cominciato da bambino, amavo il mondo delle corse ma non avevo le possibilità economiche per correre. Un Natale mio padre mi regalò un volante, da lì ho cominciato a giocare per divertimento. Più avanti ho visto che ero competitivo, allora ho capito che potevo essere uno dei più forti al Mondo.”

Cosa hai provato quando McLaren ti ha scelto come pilota?

“Prima del Pro Draft mi è arrivata un telefonata da McLaren, una chiamata così non arriva tutti i giorni. Mi dissero che potevo correre per loro, così non ho avuto bisogno di partecipare al Pro Draft.”

Cosa pensano i tuoi amici e familiari del tuo lavoro?

“Alcuni miei amici non hanno ancora capito che lavoro io faccia (ride). Questo mondo si sta evolvendo davvero tanto, anche in Italia arrivano molti sponsor. I familiari all’inizio non credevano in me, ero solo un ragazzo che giocava ai videogiochi, ma quando hanno capito che potevo mantenermi e che portavo a casa dei premi sono stati felici per me ovviamente.”

Pensi che gli eSports possano aprirti altre strade in futuro?

“Assolutamente sì, ci sono tante occasioni. All’inizio dell’anno ho disputato la Race Of Champions e da questa stagione ho iniziato a correre. Grazie a questo evento ho dimostrato ai piloti reali che anche un ragazzo che guida sui simulatori può dire la sua su una pista reale. Abbiamo un’ottima base ed una buona esperienza, questo ci aiuta molto.”

Race Of Champions in Messico, pensi che la tua prestazione abbia aiutato la crescita degli eSports?

“Sì, molto. Il mondo reale ed il mondo virtuale si stanno fondendo, ormai per molte case importanti come Porsche, Audi e McLaren stessa è molto importante avere un team eSports. Le corse virtuali ormai sono quasi allo stesso livello delle corse reali.”

Sei soddisfatto della tua stagione? Ti senti più esperto rispetto l’anno scorso?

“Non sono molto soddisfatto della mia stagione. Sia a me che a Bono (Huis, ndr) manca la consistenza, siamo veloci e riusciamo spesso a raggiungere la top 5, ma altri piloti sono sempre a combattere per la vittoria. L’anno scorso ero nuovo in questo mondo, per questo abbiamo raccolto meno di quello che avremmo potuto. Quest’anno l’esperienza aiuta molto.”

Pensi che ti manchi qualcosa per poter combattere per il campionato?

“Come ho detto prima, la consistenza senza dubbio. Bisogna anche essere ancora più concentrati quando ci si allena a casa, non è facile. Basta perdere un giorno di allenamento per perdersi la possibilità di migliorare.”

Cosa ne pensi della collaborazione tra Real Racing 3 e F1? Pensi che possa ampliare il vostro mondo?

“Penso che anche questo sia un eSport. Vedo molta gente che gioca a Real Racing 3 in maniera competitiva, ovviamente c’è bisogno di talento. Penso quindi che questa collaborazione possa solo che fare bene al motorsport in generale.”

Lando Norris ha affermato che gli eSports in futuro potranno produrre piloti di F1, sei d’accordo?

“Secondo me sì, ora come ora non penso sia realizzabile, il simulatore può farti capire molte cose di una pista reale. In un futuro senza dubbio succederà con lo sviluppo dei simulatori e della tecnologia.”

Che cosa cambieresti della F1 Pro Series?

“Sicuramente cambierei qualcosa del gioco. Ci sono in gioco molti soldi, ed i piloti possono ancora perdere una gara a causa di un problema del gioco ai box per esempio. Penso che Codemasters dovrebbe migliorare sotto questi punti di vista. Se proprio dovessi cambiare qualcosa cambierei la lunghezza delle gare, ora sono troppo corte. Un pilota non ha la possibilità di rimediare ad una brutta qualifica, se le gare avessero il doppio di lunghezza sarebbero anche più godibili per il pubblico che ci guarda.”

Immagine in evidenza: ©McLaren Official Website

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Autore

Valentino Aggio
18 anni, studente al liceo linguistico di Rovigo, Veneto. Appassionato di MotoGP, F1 e basket NBA.

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