Al suo primo anno nel mondiale di Formula 1, Lewis Hamilton può già vincere il titolo. L’inglese della McLaren arriva all’appuntamento conclusivo ad Interlagos, Brasile, con 4 punti di vantaggio sul compagno di box Fernando Alonso e 7 sul finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen, che con la vittoria in Cina, e il contemporaneo ritiro di Hamilton, è riuscito a tenere vive le sue aspirazioni iridate. In qualifica Felipe Massa conquista la pole position. La Ferrari, per evitare il rischio che Hamilton riuscisse a partire primo, decide di mettere un po’ meno carburante del previsto sulla Rossa del brasiliano, e la mossa si rivela vincente. Hamilton è secondo, Raikkonen terzo e Alonso quarto. Al termine della sessione di qualifica la Ferrari, per bocca di Luca Baldisserri, lamenta una manovra scorretta di Hamilton all’ingresso della curva 4 nel giro buono di Raikkonen. “Al ragazzino è permesso tutto”, sbotta ai microfoni di Sky Sport l’ex ingegnere di pista di Michael Schumacher, ma le sue proteste si rivelano inutili: i giudici non prendono alcun provvedimento nei confronti di Hamilton, così l’inglese resta in seconda posizione.
Alla partenza del GP del Brasile Massa chiude la traiettoria a Hamilton, consentendo a Raikkonen di prendere la seconda piazza. Hamilton sbanda alla S di Senna e si fa infilare pure da Alonso. L’inglese non ci sta, e cerca di ripassare il due volte campione del mondo alla curva 4, ma sbaglia e finisce fuori pista, scivolando all’ottavo posto. Hamilton recupera un paio di posizioni, ma all’inizio dell’ottavo giro la sua macchina rallenta di colpo alla Descida do Lago. Non è mai stata chiarita ufficialmente la causa di questo inconveniente, ma l’ipotesi più accreditata è che il pilota abbia inserito per sbaglio il limitatore. Hamilton, dopo essere caduto in diciottesima posizione, riprende improvvisamente velocità e la sua marcia ricomincia come se nulla fosse successo.
IL RALLENTAMENTO DI HAMILTON
Nel frattempo le due Ferrari fanno il vuoto, con Massa primo e Raikkonen attaccato al brasiliano. Terzo e staccatissimo c’è Alonso. Hamilton recupera guidando come una furia, ma il distacco dalla zona punti è ancora molto ampio. Al secondo pit stop Massa si ferma un giro prima di Raikkonen, e il finlandese sfrutta il giro in più per saltare davanti al fido scudiero. Si ferma per il pit stop anche Alonso, che si ritrova a duellare con le BMW, e Heidfeld lo supera, sfruttando gli ultimi giri prima del secondo rifornimento. Negli ultimi venti giri sale in cattedra Nico Rosberg, che con due sorpassi da pelo alle BMW di Heidfeld e Kubica riesce ad agguantare la quarta posizione. Hamilton è ottavo: lotta con Trulli, lo sorpassa e guadagna la settima posizione. Ora è a un punto virtuale da Raikkonen. Ma ormai non c’è più tempo per recuperare: l’inglese viene doppiato dalle due Ferrari a poche tornate dalla conclusione, ed è troppo lontano dalle BMW per poterle passare. Raikkonen vince la gara, precedendo Massa e Alonso. Grazie al trionfo e al settimo posto di Hamilton, Iceman si laurea campione, con un punto di vantaggio sui due piloti della McLaren.
Il finlandese, a 17 punti da Hamilton a due gare dal termine del Mondiale, è riuscito a scrivere una delle pagine di storia più belle della storia della Formula Uno, compiendo una rimonta insperata. Ma la festa sul podio viene scossa da una notizia: alle verifiche tecniche pare che la benzina delle BMW e delle Williams sia irregolare, a causa della temperatura troppo bassa. Hamilton, con la squalifica di Heidfeld, Kubica e Rosberg, diventerebbe quarto e campione del mondo. A notte fonda arriva il verdetto ufficiale: nessuna sanzione nei confronti di BMW e Williams. Kimi Raikkonen è il Campione del Mondo 2007!
I MOMENTI SALIENTI DEL GP DEL BRASILE 2007
IL TEAM RADIO DI CHRIS DYER A KIMI RAIKKONEN
CLASSIFICA GP DEL BRASILE 2007
Pos | N° | Pilota | Costruttore | Giri | Tempo/Ritiro | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 71 | 1h28’15″270 | 3 | 10 |
2 | 5 | Felipe Massa | Ferrari | 71 | +1″493 | 1 | 8 |
3 | 1 | Fernando Alonso | McLaren–Mercedes | 71 | +57″019 | 4 | 6 |
4 | 16 | Nico Rosberg | Williams–Toyota | 71 | +1’02″848 | 10 | 5 |
5 | 10 | Robert Kubica | BMW Sauber | 71 | +1’10″957 | 7 | 4 |
6 | 9 | Nick Heidfeld | BMW Sauber | 71 | +1’11″317 | 6 | 3 |
7 | 2 | Lewis Hamilton | McLaren–Mercedes | 70 | +1 giro | 2 | 2 |
8 | 12 | Jarno Trulli | Toyota | 70 | +1 giro | 8 | 1 |
9 | 14 | David Coulthard | Red Bull–Renault | 70 | +1 giro | 9 | |
10 | 17 | Kazuki Nakajima | Williams–Toyota | 70 | +1 giro | 19 | |
11 | 11 | Ralf Schumacher | Toyota | 70 | +1 giro | 15 | |
12 | 22 | Takuma Sato | Super Aguri–Honda | 69 | +2 giri | 18 | |
13 | 18 | Vitantonio Liuzzi | Toro Rosso–Ferrari | 69 | +2 giri | 14 | |
14 | 23 | Anthony Davidson | Super Aguri–Honda | 68 | +3 giri | 20 | |
Rit | 20 | Adrian Sutil | Spyker–Ferrari | 43 | Freni | 21 | |
Rit | 8 | Rubens Barrichello | Honda | 40 | Motore | 11 | |
Rit | 4 | Heikki Kovalainen | Renault | 35 | Incidente | 17 | |
Rit | 19 | Sebastian Vettel | Toro Rosso–Ferrari | 34 | Idraulica | 13 | |
Rit | 7 | Jenson Button | Honda | 20 | Motore | 16 | |
Rit | 15 | Mark Webber | Red Bull–Renault | 14 | Scatola del cambio | 5 | |
Rit | 21 | Sakon Yamamoto | Spyker–Ferrari | 2 | Collisione | 22 | |
Rit | 3 | Giancarlo Fisichella | Renault | 2 | Collisione | 12 |
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