L’ePrix di Mosca del 2015 è la nona e terzultima tappa della prima stagione della Formula E, in quella che poi sarà l’unica volta nella storia che il Circus elettrico ha corso in Russia. Il circuito cittadino di Mosca è posto nelle vicinanze della zona del Cremlino, con il rettilineo principale che scorre lungo il fiume Mosca. Il circuito, lungo 2,39 km con 13 curve al suo interno, include poi molte zone caratteristiche della capitale della Russia come la Piazza Staraya, la Piazza Rossa e la Cattedrale di San Basilio, che i piloti percorreranno per 35 giri.
All’arrivo in Russia la situazione in campionato è apertissima, con tre piloti divisi da soli 10 punti a tre gare dalla fine. Al comando c’è Nelson Piquet JR con 103 punti davanti a Sebastien Buemi di soli due punti, con lo svizzero della Renault e.Dams a quota 101 punti. Segue Lucas Di Grassi in terza posizione a quota 93 punti, reduce dalla squalifica nell’ePrix di Berlino che il brasiliano aveva vinto prima che la vittoria gli venisse revocata per via di un’ala anteriore illegale, con Jerome D’Ambrosio che ereditò il primo posto nell’ePrix tedesco.
Nelle qualifiche disputate nel primo pomeriggio Jean-Eric Vergne con la vettura di Andretti Autosport ha conquistato la pole position in 1:09.429, con Piquet JR subito dietro staccato di 20 millesimi. In seconda fila partiranno gli altri due pretendenti al titolo, con Di Grassi in terza posizione davanti a Buemi; i primi quattro sono racchiusi da quattro decimi con D’Ambrosio a seguire in quinta posizione davanti a Nico Prost, Daniel Abt e Nick Heidfeld.
GARA – Al via Piquet JR ha un ottimo scatto e brucia subito Vergne portandosi in prima posizione, con Di Grassi e Buemi a seguire, mentre Abt si è portato in quinta posizione. Nelle retrovie Justin Wilson (Andretti Autosport) si rende protagonista di un bellissimo sorpasso all’esterno di Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri) per guadagnare la 12° posizione. Una volta al comando Piquet JR cerca di imporre subito il suo ritmo alla gara portando il suo vantaggio su Vergne ad otto decimi dopo i primi due giri e al passaggio successivo mette a segno il giro più veloce della gara in 1:13.077.
Piquet JR continua a spingere e al quinto giro stampa un altro giro veloce in 1:12.495, mentre Vergne, Di Grassi e Buemi iniziano a staccarsi dagli inseguitori, con Abt tallonato da D’Ambrosio. Piquet scappa via ma inizia a preoccuparsi dell’energia residua rimasta sulla sua prima vettura, visto che dopo solo 8 giri ha il 2% in meno rispetto a Vergne, il 3% in meno di Di Grassi, e il 5% in meno della carica rispetto a Buemi che è in quarta posizione! Intanto, nelle retrovie Sam Bird effettua un cambio vettura molto anticipato e rientra in pista al nono giro proprio davanti a Piquet, che lo doppia subito peggiorando ancor di più il pessimo appuntamento in Russia del pilota inglese.
Al 10° giro Jaime Alguersuari, con la seconda vettura della Virgin Racing in pista, supera Antonio Garcia all’interno di curva 3 per la 13° posizione. Davanti a loro si accende la bagarre tra Jarno Trulli e Antonio Felix Da Costa per la 10° posizione: al 12° giro il portoghese passa Trulli all’interno della stretta chicane di curva 7 e 8, forzando Jarno ad andare lungo prima di rispondere al tornantino di curva 11, dove Trulli si riprende il maltolto, con Wilson alle loro spalle spettatore non pagante di questa bagarre. Da Costa ci riprova al giro seguente in curva 2, ma Trulli chiude la porta. Al 14° giro Alguersuari supera Wilson e si porta in 12° posizione, alle spalle della coppia Trulli-Da Costa. Al 15° giro Da Costa ci riprova alla chicane, Trulli la taglia e rimane davanti, continuando a difendersi con le unghie dal suo avversario.
Al 16° giro Alguersuari è il primo a rientrare ai box per effettuare il cambio vettura, imitato dal leader della gara Piquet JR nel giro successivo. Alla fine del 17° giro viene esposta la bandiera gialla per la presenza in pista dell’alettone posteriore di Bruno Senna, con il brasiliano della Mahindra finito in testacoda all’uscita di curva 1 finendo contro il muro danneggiando l’ala posteriore, riuscendo poi a ripartire e tornare ai box per il cambio vettura.
Di Grassi si rende minaccioso su Vergne al 18° giro, quando entrambi entrano ai box per il cambio vettura mentre Buemi prosegue per un altro giro, forte dell’8% di energia residua rimanente. Una volta tornati in pista, Di Grassi è davanti a Vergne con Piquet JR che è tornato davanti a entrambi. Buemi rientra ai box al termine del 19° giro per il cambio vettura rimanendo però ai box 10 secondi in più rispetto al tempo minimo per il cambio vettura! Il tempo minimo per il cambio vettura era di 58 secondi, mentre Buemi è rimasto fermo ai box per 1 minuto e 8 secondi, con i meccanici della Renault e.Dams che hanno sbagliato a calcolare il tempo della sosta, e nell’uscire dal garage lo svizzero ha anche rischiato di colpire Nick Heidfeld che stava sopraggiungendo in pit lane. La cosa incredibile di questa vicenda è che nel corso della gara si verrà a sapere che in Renault e.Dams erano convinti che il tempo minimo per il cambio vettura fosse di 68 secondi invece che 58, tra l’incredulità di Jack Nicholls e Dario Franchitti in cabina di commento: erano convinti di non sbagliare nel tenere sia Buemi che Prost ai box per oltre un minuto. Buemi torna in pista sempre in quarta posizione, ma nettamente staccato da Di Grassi e Vergne.
Dopo 20 giri la situazione in pista vede Piquet JR in testa con 6 secondi di vantaggio su Di Grassi, che in un giro e mezzo ha già staccato Vergne, mentre più staccati sono Buemi, Heidfeld e Abt. Nella parte centrale della classifica si riaccende la lotta per il 10° posto tra Trulli e Da Costa, con Alguersuari che nella giostra del cambio vettura è salito al 9° posto, alle spalle di Salvador Duran e Nico Prost.
Al 22° giro Trulli perde la posizione da Da Costa alla curva 2 e subisce l’attacco di Wilson alla chicane, ma il pescarese la taglia e rimane davanti al pilota britannico. Nel frattempo, Di Grassi davanti ha ridotto il suo ritardo da Piquet a poco più di tre secondi, con Buemi che a sua volta si avvicina a Vergne. Un drive through per eccessivo uso di energia costringe Alguersuari a transitare per i box rinunciando alla possibilità di totalizzare dei punti.
La gara si è stabilizzata, con Di Grassi e Buemi all’inseguimento rispettivamente di Piquet JR e Vergne, mentre dietro la bagarre per l’ultimo posto nella zona punti ancora accesa, con Trulli a guidare un trenino composto da Wilson e Loic Duval, con più energia di chi lo precede. Al 30° giro Stephane Sarrazin cerca di superare Alguersuari al tornantino, ma finisce per intraversarsi prima di tornare in gara con un “donut”.
A due giri dal termine Di Grassi vede Piquet JR ad un secondo di distacco, mentre nelle retrovie Duval cerca un attacco disperato al tornantino su Wilson andando a colpire la vettura di Trulli in frenata, con il pilota italiano che perde l’alettone posteriore mentre era in percorrenza di curva; ne approfitta Wilson che passa così in 10° posizione. Inizia l’ultimo giro con Buemi che ha preso Vergne e si prepara all’attacco decisivo per la terza posizione in un duello lungo tutto l’ultimo giro. Buemi attacca all’esterno di curva 2 prima di toccare la vettura del francese nel cambio di direzione di curva 3, con Vergne che rimane davanti; Buemi ci prova all’esterno di curva 7 della chicane dove però va lungo e alza il piede per far tornare avanti Vergne, che però non comprende le intenzioni dello svizzero rallentando a sua volta. Buemi allora non restituisce la posizione e ad approfittare di questa incomprensione è Nick Heidfeld, che da dietro sopravanza il francese tagliando il traguardo in quarta posizione dietro a Buemi.
Nelson Piquet JR vince la prima e unica edizione dell’ePrix di Mosca, conquistando la seconda vittoria stagionale dopo il successo di Long Beach compiendo un passo importante verso il titolo della Season 1. Secondo posto per Lucas Di Grassi, che nonostante un ottimo pit-stop non è riuscito ad acchiappare il suo connazionale per la vittoria della gara. Per Buemi la gioia del podio dura poco, visto che dopo la gara verrà penalizzato con un Drive Through convertito in 29 secondi di penalità per unsafe release al momento del cambio vettura, che lo fa retrocedere dal terzo al nono posto finale. Ne approfitta Nick Heidfeld, che chiude la gara con un terzo posto insperato davanti a Jean-Eric Vergne, quarto dopo il caotico ultimo giro. Quinto posto finale per Daniel Abt davanti ad un ottimo Salvador Duran, sesto davanti al suo compagno di squadra alla Amlin Aguri Antonio Felix Da Costa. Nico Prost chiude in ottava posizione davanti al suo compagno di squadra Buemi dopo la sua penalità, con Wilson a chiudere la zona punti.
La classifica del campionato della Season 1 vede Piquet allungare in testa con 128 punti contro i 111 di Lucas Di Grassi e i 105 di Buemi, relegato al terzo posto dopo la penalità. La lotta al titolo tra questi tre piloti si deciderà nel doppio appuntamento di Londra, dove succederà di tutto fino all’ultima curva del campionato.
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