Il Gran Premio del Belgio 1960 si svolse domenica 19 giugno sul circuito di Spa-Francorchamps. Fu uno dei Gran Premi più tragici della storia della Formula 1: durante la gara persero la vita ben due piloti.
Al 19° giro Chris Bristow combatte per restare davanti alla Ferrari di Willy Mairesse. Siamo alla curva Burnenville. A circa 200 km/h la sua Cooper sbanda andando a sbattere contro la protezione. Il pilota viene scagliato contro il filo spinato venne poi trovato senza vita, decapitato. La strada era infatti protetta all’esterno curva da una sorta di argine alto circa 1 metro oltre il quale vi era un prato dove correva del filo spinato.
Cinque giri, al 24° passaggio c’è l’altro incidente mortale. A perdere la vita sarà Alan Stacey. Il suo incidente avvenne a Masta, su un rettilineo molto veloce. La sua fine non è stata causata da un suo errore o da un guasto della sua Lotus. Il tutto è successo per colpa di un uccello che colpì in pieno volto Stacey. A quel punto, la macchina diventa impazzita, ed esce di pista. Morì sul colpo.
Nelle prove del giorno prima inoltre, poco prima della curva di Burnenville, la Lotus di Moss perde una ruota a causa di un cedimento meccanico, all’inglese non resta che stringere a se il volante e sperare nella buona sorte; l’impatto è tremendo, Stirling viene catapultato fuori della vettura, perde conoscenza, le sue condizioni sono estremamente precarie. Ma per un miracolo l’inglese se la caverà con entrambe le gambe rotte, il naso e tre costole. Dopo un anno di duri sacrifici tornerà in pista.
Jim Clark, in quei mesi debuttante in F1, rimase scioccato. Vide il corpo del povero Bristow senza testa trascinato come un manichino da un commissario. E a fine corsa scoprì con raccapriccio macchie di sangue sul musetto della sua Lotus. In seguito disse di aver pensato di piantarla immediatamente con le corse.
La distanza della corsa era stata allungata a 36 giri dai previsti 24. I risultati finali evidenziano un vuoto nelle regole per quanto riguarda la classifica dei non arrivati. Secondo le regole moderne, Graham Hill sarebbe stato terzo classificato, poiché ha completato la 35° tornata prima di Gendebien.
Hill si ritirò ai box, ma non fu classificato dal momento che non ha spinto la sua auto oltre la linea dopo il vincitore ha preso la bandiera a scacchi (come richiesto dalle regole del tempo). Infatti la regola di attraversare il traguardo è stata applicata in modo incoerente (per esempio al GP tedesco dell’anno precedente, Harry Schell è stato classificato nonostante abbia solo completato 49 della gara di 60 giri): fu tripletta Cooper con Jack Brabham davanti a Bruce McLaren e al belga Olivier Gendebien.
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