Quello del Belgio è l’undicesimo appuntamento della stagione 1991, un weekend che sarà ricordato per un preciso particolare: l’esordio in Formula 1 di Michael Schumacher. Le circostanze che portano il tedesco nel Circus furono molto curiose, dato che Schumi riuscì a salire a bordo della Jordan grazie alle sventure di Bertrand Gachot, che insieme ad Andrea De Cesaris formava la coppia ufficiale del team di Eddie Jordan. Pochi giorni dopo ferragosto, il pilota belga venne arrestato in Inghilterra per un curioso caso: l’episodio che aveva portato alla sua condanna risaliva al dicembre dell’anno precedente, quando durante una lite con un tassista nel centro di Londra il pilota per difendersi spruzzò uno spray urticante acquistato in Germania sugli occhi del tassista. Dopo essere stato denunciato, essendo lo spray illegale venne convocato dal giudice incaricato del caso a metà agosto. Il belga mostrò un atteggiamento irriverente che irritò il magistrato, il quale dopo aver riscontrato che Gachot non aveva nemmeno pagato le imposte in Inghilterra, decise di applicare la mano pesate al belga che andò incontro a una condanna ad un anno e mezzo di carcere.
Questo episodio segnò la carriera di Gachot e dette una svolta epocale a quella di Schumacher. Eddie Jordan dovette cercare di fretta e furia un sostituto e la scelta ricadde proprio su Michael Schumacher. Willy Weber, che in quel periodo gestiva i diritti del pilota tedesco, per convincere la Jordan ad assumerlo assicurò che Schumacher conosceva già il tracciato belga, anche se in realtà, come rivelato dallo stesso qualche tempo dopo, non vi aveva mai girato prima. Una piccola bugia che portò Schumacher dentro a una vettura di Formula Uno. La Jordan, poco prima della partenza per il Belgio, organizzò a Silverstone una sessione di test per permettere a Schumacher di familiarizzare con tutti i sistemi della vettura. Al piccolo pilota tedesco bastarono solamente quattro giri per imprimere il record della pista per la Jordan. Trevor Foster, allora team manager in Jordan, rimase molto impressionato dalle prestazioni di quel ragazzo, fu una sorpresa per tutto il team Jordan.
Quella stagione Ayrton Senna e Nigel Mansell si giocarono il titolo fino all’ultima corsa e quel weekend in Belgio, a giochi fatti, risultò fondamentale per l’assegnazione del titolo mondiale. Le prestazioni durante le prove libere di Schumacher furono un successo: il Kaiser risultò quasi sempre più veloce del compagno De Cesaris e in qualifica staccò un ottimo settimo tempo. Le prestazioni del tedesco sorpresero tutti, anche lo stesso Ayrton Senna che dichiarò: “Ha fatto un ottimo lavoro e il suo posto in griglia è qualcosa di speciale. Io non so molto del suo background… ancora“. La pole position fu conquistata dal brasiliano, con l’inglese della Williams che chiude in seconda fila col terzo tempo. Nonostante le grandi difficoltà tecniche, Alain Prost segnò il secondo tempo alle spalle di Senna (grazie alla penalizzazione di Patrese).
TOP 8 QUALIFICHE GP BELGIO 1991
Pos | # | Pilota | Costruttore | Tempo | Gap |
---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Ayrton Senna | McLaren Honda | 1:47.811 | |
2 | 27 | Alain Prost | Ferrari | 1:48.821 | +1.010 |
3 | 5 | Nigel Mansell | Williams Renault | 1:48.828 | +1.017 |
4 | 2 | Gerhard Berger | McLaren Honda | 1:49.485 | +1.674 |
5 | 28 | Jean Alesi | Ferrari | 1:49.974 | +2.163 |
6 | 20 | Nelson Piquet | Benetton Ford | 1:50.540 | +2.729 |
7 | 32 | Michael Schumacher | Jordan Ford | 1:51.212 | +3.401 |
8 | 19 | Roberto Moreno | Benetton Ford | 1:51.283 | +3.472 |
GARA – Alla partenza scattano bene sia Senna che Prost che si mettono davanti a Mansell, Berger e Piquet. Dopo un’ottima partenza (si ritrovò in quarta posizione), Michael Schumacher fu costretto al ritiro per un problema alla frizione. Al terzo giro arriva il primo colpo di scena: la Ferrari di Prost comincia a rallentare e il francese è costretto al ritiro. L’uscita di scena di Prost permette a Mansell di raggiungere Senna, con i due che battagliano fino al quindicesimo giro, quando il brasiliano effettua il proprio cambio gomme. La sosta del brasiliano risulta però lenta e quando Mansell rientra a sua volta ai box, due tornate più tardi, torna in pista davanti al rivale. Al ventiduesimo giro arriva il terzo colpo di scena: un problema elettrico mette fuori gioco Mansell e spiana la strada al brasiliano della McLaren. Il ritiro dell’inglese permette ad Alesi di prendere la testa della corsa, incalzato però da Senna. Il pilota della McLaren, qualche tornata più tardi, compie però un errore che gli costa circa dieci secondi, portandolo ad essere tallonato da Piquet.
I due brasiliani cominciano a lottare per il secondo posto e sono rapidamente raggiunti da Patrese e De Cesaris. Con il passare dei giri si andrà a formare un quartetto esplosivo, con Senna incapace di staccare i rivali per dei problemi al cambio. Nel frattempo Alesi continua la propria cavalcata verso la vittoria, con una gara pianificata senza ulteriori soste. Al trentesimo passaggio arriva l’ennesimo colpo di scena: la Ferrari di Alesi comincia a fare fumo da tutte le parti e il francese è costretto al ritiro. Senna si porta quindi in testa, seguito da Piquet, De Cesaris e Patrese. Al trentunesimo giro arriva il sorpasso di De Cesaris su Piquet, con quest’ultimo che viene passato anche da Patrese. A tre giri dalla fine il motore di De Cesaris esplode e l’italiano è costretto al ritiro dopo una bellissima gara. Nonostante i problemi al cambio e con un po’ di fortuna, Ayrton Senna passerà per primo sotto la bandiera a scacchi, dando un colpo decisivo al mondiale 1991. Chiuderà in seconda posizione Berger, seguito da Piquet, Moreno, Patrese e Blundell. Storico decimo posto per la Fondmetal di Grouillard che porta per la prima volta la sua vettura la traguardo.
TOP 10 GRAN PREMIO DEL BELGIO 1991
Pos | # | Pilota | Team | Tempo/Ritiro | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Ayrton Senna | McLaren Honda | 1:27:17.669 | |||
2 | 2 | Gerhard Berger | McLaren Honda | + 1.901 | |||
3 | 20 | Nelson Piquet | Benetton Ford | + 32.176 | |||
4 | 19 | Roberto Moreno | Benetton Ford | + 37.310 | |||
5 | 6 | Riccardo Patrese | Williams Renault | + 57.187 | |||
6 | 8 | Mark Blundell | Brabham Yamaha | + 1:40.035 | |||
7 | 12 | Johnny Herbert | Lotus Judd | + 1:44.599 | |||
8 | 21 | Emanuele Pirro | Scuderia Italia Judd | + 1 giro | |||
9 | 7 | Martin Brundle | Brabham Yamaha | + 1 giro | |||
10 | 14 | Olivier Grouillard | Fondmetal Ford | + 1 giro |
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