Il campionato del mondo di Formula 1 si apre per la prima volta in Bahrain nel 2006 a causa della presenza dei giochi del Commonwealth in Australia, che costringono la FIA a posticipare di un mese la gara di Melbourne. Nello stato arabo la Renault e Alonso arrivano come favoritissimi, mentre molti dubbi aleggiano attorno alla McLaren e alla Ferrari: la McLaren nel corso dell’inverno ha avuto un mare di problemi d’affidabilità al motore Mercedes, mentre la Ferrari arriva al primo appuntamento del 2006 con la memoria fresca della fallimentare stagione 2005.
Ad ogni modo, nelle qualifiche la scuderia di Maranello spazza via le perplessità: Schumacher conquista la pole position e alle sue spalle c’è il suo nuovo compagno di team Felipe Massa. Terzo Alonso, mentre il finlandese della McLaren Raikkonen è costretto a partire ultimo per un incidente avuto all’inizio del Q1 dovuto ad un cedimento sulla sua vettura.
Alla partenza le Ferrari scattano bene e mantengono alla testa, ma Alonso è caldissimo e all’uscita della curva 4 riesce a sopravanzare Massa. Dietro Heidfeld va in testacoda e si ritrova ultimo. Schumacher guadagna qualcosina su Alonso che è tallonato da Massa, mentre Montoya è quarto davanti alle due Honda di Barrichello e Button, con l’inglese che tenta di tutto per passare il compagno.
Al quarto giro Massa commette un errore in fondo al rettilineo e parte in testacoda: per poco non centra Alonso. Il brasiliano riprende la sua corsa dietro alle Honda, ma al giro 8 ha nuovamente dei problemi: al pit stop i meccanici non riescono a montargli la ruota posteriore destra, e il brasiliano riesce a ripartire dopo una sosta di ben 46,8 secondi.
Nei giri successivi iniziano a rientrare ai box per il rifornimento i piloti su due soste. Dopo i pit stop Schumacher è al comando davanti ad Alonso e Montoya, che si è ripreso ai box la posizione persa in pista su Button. Dietro continuano a rimontare Raikkonen, che è su una strategia di una sosta sola, e Nico Rosberg, che al debutto con la Williams si mette in grande evidenza al volante della Williams-Cosworth.
Mentre Fisichella è costretto al ritiro al ventunesimo giro per un problema al motore, Alonso si avvicina tantissimo a Schumacher, con gli altri molto lontani. Al giro 36 Schumacher rientra per la sua seconda e ultima sosta. Alonso resta in pista e cerca di sfruttare i giri in più di benzina per guadagnare il tempo necessario per prendersi la leadership. Al trentanovesimo passaggio anche Alonso va ai box e torna in pista affiancato a Schumacher: alla prima curva i due rischiano il contatto, ma Schumacher ha la traiettoria esterna che gioca a sfavore, e per evitare la collisione deve alzare il piede.
Il tedesco della Ferrari non si dà per vinto e nei giri successivi cerca di farsi vedere negli specchietti di Alonso per indurlo all’errore, ma lo spagnolo della Renault non subisce affatto la pressione. Intanto Raikkonen cerca di tenersi dietro Button e Rosberg, dopo una serie di giri record conquista l’ottava posizione e poi passa anche l’austriaco della Red Bull Klien prendendosi la settima piazza.
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Alonso contiene il tentativo di ritorno di Schumacher e conquista il successo nel GP del Bahrain. Secondo posto per la Ferrari di Schumacher, terzo uno straordinario Kimi Raikkonen, capace di rimontare dal fondo dello schieramento fino al podio. Quarto Button, poi Montoya, le due Williams di Webber e Rosberg e la Red Bull di Klien a chiudere la zona punti. Buon esordio per Vitantonio Liuzzi, che giunge al traguardo in undicesima posizione con la debuttante Toro Rosso.
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