Il Gran Premio del Bahrain è il terzo appuntamento del campionato del mondo di F1 2014. Si arriva sulla pista di Sakhir con Rosberg in testa nel mondiale, ma con un Hamilton dominatore incontrastato in Malesia, e desideroso di accorciare il distacco sul compagno di squadra, distacco dovuto al ritiro di Hamilton in Australia, gara vinta da Rosberg. Quella del 2014 è anche una gara storica per il Bahrain: per la prima volta sul tracciato di Sakhir si correrà in notturna.
A Sakhir, le Mercedes mostrano ancora un passo nettamente superiore rispetto alla concorrenza, ma in generale tutte le vetture motorizzate Mercedes si mettono in luce. Red Bull e Ferrari annaspano, e la Red Bull, complice una cronica mancanza di velocità in rettilineo, è costretta a limare fisicamente le ali posteriori delle RB10 di Ricciardo e Vettel, nel tentativo di recuperare qualche km/h nel dritto.
Nelle prove libere Hamilton la fa da padrona, ma nelle qualifiche Rosberg inverte la tendenza. Nel Q3 il tedesco segna un notevole 1’33.185, tempo inavvicinabile anche per Hamilton, che accusa quasi tre decimi di distacco. Terzo è Ricciardo, che però deve partire tredicesimo a causa di una penalità per unsafe release dovuta a quanto avvenuto nel Gran Premio della Malesia. Bottas porta la Williams in quarta posizione, davanti alla Force India di Perez. Sesto Raikkonen con la Ferrari. Il finlandese precede Button, Massa, Magnussen e Alonso. Eliminati a sorpresa nel Q2 Nico Hulkenberg, con una Force India molto competitiva in Bahrain, e il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che si becca 9 decimi da Ricciardo.
GARA – Al via Rosberg scatta bene, ma Hamilton parte leggermente meglio e alla prima curva infila il compagno di squadra, difendendo strenuamente la prima posizione in curva 4. Terzo è Massa, autore di una partenza spettacolare. Il brasiliano della Williams precede Perez, Bottas, Button, Alonso, Hulkenberg e Raikkonen. Decimo Vettel, dodicesimo Ricciardo. Davanti le due Mercedes fanno il vuoto, con Hamilton che però ha sempre un vantaggio di un secondo-un secondo e mezzo su Rosberg. Hulkenberg si libera facilmente di Alonso e si lancia all’inseguimento di Button. Al settimo giro rientra Sutil per mettere le gomme soft. Mentre le Mercedes fanno il vuoto, le Williams iniziano ad andare in crisi di gomme: al decimo giro Button e Hulkenberg superano Bottas, e il finlandese rientra ai box per un cambio gomme. Anche Massa è in difficoltà, e Perez gli prende la terza posizione, poi Massa e anche Alonso vanno ai box. Al tredicesimo giro Bianchi butta fuori Sutil, mentre Ricciardo, dopo essersi liberato di Magnussen, annulla il gap su Vettel. Ricciardo è più veloce di Vettel e lo dice apertamente alla squadra: la Red Bull risponde subito, chiedendo a Vettel di far passare Ricciardo. Il campione del mondo, al quindicesimo giro, si fa da parte.
Dopo i pit stop delle Force India (con Hulkenberg che salta davanti a Perez) e di Button, solo le Mercedes tra le vetture di testa devono ancora fermarsi. Rosberg spinge al massimo, e in pochi giri riprende Hamilton. Al diciottesimo giro il tedesco tenta l’attacco alla prima curva, ma finisce leggermente lungo: Hamilton risponde, chiudendo bruscamente Rosberg. Ma non finisce qui: al giro successivo Rosberg prova un nuovo assalto alla prima curva. Entrambi bloccano le gomme, ma Rosberg stavolta si prende la prima posizione. Hamilton però non ci sta: prende la scia di Rosberg, lo affianca all’esterno, lo costringe ad allargare l’entrata di curva 4 e lo supera in accelerazione, riprendendosi la leadership. A fine giro Hamilton rientra ai box per mettere le gomme soft. Rosberg rimane in pista per altri due giri, e poi va a montare le gomme medie, tenendosi le soft per il run finale.
Dopo i pit stop Hamilton guadagna sempre un paio di decimi al giro su Rosberg, che ora è a oltre 6 secondi di distacco a causa del pit stop ritardato. Dietro di loro Bottas, Massa, Hulkenberg, Perez, Alonso, Button, Raikkonen e Vettel. Le Williams e Alonso sono su una strategia a tre soste, contro le due degli altri. Al giro 26 Hulkenberg, dopo il pit stop di Bottas, attacca Massa per la terza piazza, ma viene superato da Perez. I due devono aspettare solo due giri per superare la Williams di Massa. Intanto Raikkonen è in difficoltà, e viene passato dalle due Red Bull. Il ferrarista rischia anche di venire preso in pieno da Bottas, che lo evita per un soffio. Al giro 41 Maldonado, fuori dalla zona punti, esce dalla corsia box dopo il suo pit stop e colpisce in pieno la Sauber di Gutierrez, facendola cappottare. Fortunatamente Gutierrez non si fa male nell’incidente, ma la sua Sauber è ferma in curva 1, e ci sono molti detriti in pista. La direzione corsa è costretta a chiamare in causa la safety car. Intanto si ritira Kevin Magnussen.
Prima della ripartenza la situazione vede Hamilton, con gomme medie, davanti a Rosberg, che ora dispone delle soft. Terzo Perez, davanti a Hulkenberg, Button, Vettel, Ricciardo, Massa, Bottas, Alonso e Raikkonen. Si riparte al giro 47 e subito Rosberg prova a sfruttare la sua gomma più morbida per passare Hamilton, ma l’inglese della Mercedes resiste. Anche Hulkenberg tenta il sorpasso su Perez, ma non va. Button è in difficoltà e perde molte posizioni in pochi giri, e sarà poi costretto al ritiro con la frizione KO. La corsa è accesissima davanti, con le Mercedes in fuga, ma vicinissime fra loro, e dietro, con tante vetture in lotta per il podio. Al cinquantesimo giro Ricciardo rompe gli indugi e attacca Vettel. L’australiano per la seconda volta nel gran premio supera il compagno di squadra, ma stavolta senza bisogno di ordini di squadra. Vettel cerca di riprendersi la quinta posizione, ma Ricciardo si difende. Davanti Rosberg sfrutta il DRS per rimettersi in scia ad Hamilton. Al cinquantaduesimo passaggio Rosberg tira la staccata ad Hamilton in curva 1, ma Hamilton non cede. Il tedesco prende la scia di Hamilton e prova all’esterno di curva 4, ma Hamilton lo accompagna sul cordolo e lo costringe ad alzare il piede. Rosberg non si dà per vinto e si ributta all’interno di Hamilton in curva 1, ma finisce lungo ed Hamilton è di nuovo davanti.
Hamilton non lascia scampo a Rosberg e va a prendersi la seconda vittoria stagionale dopo una gara a dir poco emozionante. Terzo è Perez, che porta la Force India sul podio. Quarto uno strepitoso Ricciardo, capace di superare anche Hulkenberg a poche tornate dalla conclusione. Hulkenberg è quinto, davanti a Vettel, Massa, Bottas, Alonso e Raikkonen. Nel post gara grandi abbracci e pacche sulle spalle tra Hamilton e Rosberg. La festa, per la Mercedes, continua sul podio. A gustarsi lo champagne sul podio in rappresentanza della Mercedes c’è Aldo Costa, il progettista della stratosferica W05 Hybrid. Una grandissima rivincita per il tecnico italiano, che neanche tre anni prima era stato messo alla porta dalla Ferrari.
CLASSIFICA GP BAHRAIN 2014
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