Fastback | GP Brasile 2003: succede di tutto. Vince Fisichella… no Raikkonen, no Fisichella!

Tra le intemperie del meteo la spunta Fisichella su Raikkonen, ma la FIA per sbaglio dà la vittoria al pilota della McLaren. Un botto pauroso di Alonso, terzo, provoca la fine anticipata della gara

Il GP del Brasile è la terza prova stagionale del mondiale di Formula 1 di 2003. Si arriva a San Paolo col giovane della McLaren Kimi Raikkonen in testa al campionato. Il finlandese, al volante della McLaren dell’anno prima aggiornata ai nuovi regolamenti, dopo il podio in Australia ha vinto il GP della Malesia e vuole concedere il bis in Brasile. Tuttavia nelle qualifiche ad imporsi è il beniamino di casa Rubens Barrichello. Il ferrarista riesce a precedere di 11 millesimi la McLaren di Coulthard. Terzo un sorprendente Webber su Jaguar. L’australiano si mette dietro Raikkonen, Trulli, Ralf e Michael Schumacher e Giancarlo Fisichella. Nono Montoya, mentre a chiudere il gruppo ci sono le Minardi di Verstappen e Wilson.

LA POLE DI BARRICHELLO

GARA – La gara inizia con 15 minuti di ritardo a causa della pioggia, caduta in maniera copiosa poco prima del via. Verstappen, Pizzonia, Frentzen e Firman partono dai box, mentre Panis cambia strategia e fa un rabbocco di benzina al secondo giro. Anche Fisichella, al sesto giro, decide di sfruttare la safety car per fare il primo pit stop. Dopo sette giri dietro la Safety Car la gara può cominciare, e subito Coulthard passa Barrichello e si porta al comando. Anche Raikkonen scalpita: Iceman sopravanza Webber al secondo intermedio e svernicia anche Barrichello. Rubinho è in difficoltà e viene passato anche da uno scatenato Montoya, che nell’arco di un giro e mezzo ha già recuperato sei posizioni. Raikkonen è più veloce di Coulthard: sul rettilineo del traguardo affianca lo scozzese e lo supera. Stessa cosa fa Montoya, con una manovra splendida all’esterno della Curva do Sol. Mentre Ralf e Trulli finiscono in testacoda, i primi tre allungano sugli altri. Col passare dei giri Montoya inizia a perdere contatto da Raikkonen, mentre si fanno notare Webber e Michael Schumacher, che dopo aver superato Barrichello iniziano a chiudere il gap nei confronti di Montoya e Coulthard.
Al giro 13 Coulthard si riprende la seconda posizione. Montoya è in crisi e viene preso da Webber e Schumacher. Il campione del mondo in carica li passa e si mette alla caccia delle McLaren. Intanto nelle retrovie Wilson si ritira dopo un escursione alla Curva do Sol, mentre sul rettilineo principale c’è un incidente tra la Jordan di Firman e la Toyota di Panis. Sulla Jordan si rompe la sospensione anteriore destra: Firman perde il controllo della monoposto e colpisce l’incolpevole Panis. La direzione corsa decide di mandare in pista la safety car. Tranne Raikkonen, i primi ne approfittano per fermarsi ai box.
Si riparte al giro 23, con Raikkonen davanti a Coulthard, Schumacher, Da Matta, Barrichello, Montoya, Pizzonia e Webber. Barrichello si sbarazza subito di Da Matta, mentre Montoya ci mette un paio di giri per avere la meglio sul campione della CART. Ma al giro 25 finisce la corsa di Montoya; il colombiano perde il controllo della vettura alla Curva do Sol e va contro le barriere. Stessa cosa succede al pilota della Jaguar Pizzonia, che era poco dietro a Montoya.

Schumacher cerca di avvicinarsi a Coulthard, ma al ventisettesimo giro anche lui va in aquaplaning alla Curva do Sol e picchia contro le protezioni: il tedesco è fuori gara, cosa che non succedeva dal GP di Germania 2001. Dopo il crash di Schumacher viene nuovamente neutralizzata la corsa, e Raikkonen decide di effettuare il rifornimento e cambio gomme. Si riparte al giro 30, con Coulthard davanti a Barrichello e Ralf Schumacher. Il tedesco prova a guadagnare la seconda posizione, ma Barrichello resiste con tenacia. Nella tornata successiva termina la corsa di Jos Verstappen: anche per l’olandese, che incredibilmente era in zona punti con la modesta Minardi, è fatale un errore alla Curva do Sol. Due passaggi dopo anche Button si ritira dopo un urto alla curva 3, e quindi la direzione gara manda ancora in pista la Safety Car.
Alla ripartenza c’è ancora Coulthard davanti a Barrichello, mentre Raikkonen, dopo due sorpassi molto belli ad Alonso e Ralf, si trova al terzo posto. Ottima anche la gara di Fisichella, sesto a tre secondi da Alonso. Raikkonen prova a prendere i due davanti, ma è più carico di benzina e perde un secondo al giro. Dietro Alonso passa Ralf Schumacher al giro 40 e prova a seminare la Williams. Proprio Alonso viene punito con un drive through per aver compiuto un sorpasso in regime di Safety Car. Barrichello cerca l’affondo su Coulthard, ma lo scozzese si difende. Al giro 44 Coulthard arriva lungo alla esse di Senna e Barrichello lo sopravanza: il brasiliano della Ferrari è in testa! Rubinho spinge al massimo e stacca Coulthard, ma al quarantasettesimo passaggio la sua Ferrari si pianta improvvisamente dopo la Descida do Lago. Barrichello deve ritirarsi: Coulthard è di nuovo primo.

Fisichella passa Alonso e stacca l’asturiano, mentre Coulthard realizza i suoi migliori crono perchè si avvicina il momento del pit stop: al giro 52 rientra per la seconda e ultima sosta e torna in pista appena dietro ad Alonso, quindi in quarta posizione. Fisichella è ormai vicinissimo a Raikkonen, ma a differenza del finlandese deve ancora effettuare un pit stop. Al cinquantaquattresimo passaggio Raikkonen sbanda alla curva 11 e Fisichella lo infila: l’italiano della Jordan è al comando dopo essersi trovato ultimo a inizio gara. Fisichella prova a prendere il largo, ma dietro scoppia il finimondo: Webber sbatte contro il guardrail all’ultima curva. La pista è piena di detriti della Jaguar, che vengono presi in pieno da Alonso: il pilota della Renault va anche a colpire le protezioni in gomme, ostruendo ancor di più il passaggio. E’ il giro 56 e la direzione corsa decide di sospendere la gara: bandiera rossa. 

Fisichella, la cui vettura prende fuoco in parco chiuso, dovrebbe aver vinto il gran premio, ma i cronometristi dicono che la bandiera rossa è stata esposta al giro 55, e quindi il vincitore del GP del Brasile è Kimi Raikkonen. Fisichella è secondo, mentre Alonso è terzo, ma non è presente alla cerimonia del podio perchè sottoposto ad accertamenti dopo l’incidente. Ma cinque giorni dopo la FIA ammette l’errore nel cronometraggio e decide di cambiare il risultato della gara: la vittoria viene assegnata a Fisichella. Per il pilota romano si tratta del primo successo in carriera, mentre per la Jordan è il quarto. Raikkonen è secondo, ma rafforza la leadership nel mondiale piloti (+9 su Coulthard). A San Marino il finlandese consegnerà a Fisico il trofeo del vincitore, e Le Iene metteranno assieme una celebrazione su un podio fai-da-te per permettere a Fisichella di festeggiare in maniera adeguata il trionfo di Interlagos.
CLASSIFICA FINALE GP BRASILE 2003

1 11  Giancarlo Fisichella Jordan Cosworth B 54 1h31’17″748
2 6  Kimi Räikkönen McLaren Mercedes M 54 +0″945
3 8  Fernando Alonso Renault M 54 +6″348
4 5  David Coulthard McLaren Mercedes M 54 +8″096
5 10  Heinz-Harald Frentzen Sauber Petronas B 54 +8″642
6 16  Jacques Villeneuve BAR Honda B 54 +16″054
7 4  Ralf Schumacher Williams BMW M 54 +38″526
8 7  Jarno Trulli Renault M 54 +45″927
9 14  Mark Webber Jaguar Cosworth M 53 Incidente
10 21  Cristiano da Matta Toyota M 53 +1 giro
Rit 2  Rubens Barrichello Ferrari B 47 Benzina
Rit 17  Jenson Button BAR Honda B 33 Uscita di pista
Rit 19  Jos Verstappen Minardi Cosworth B 31 Testacoda
Rit 1  Michael Schumacher Ferrari B 27 Uscita di pista
Rit 3  Juan Pablo Montoya Williams BMW M 25 Uscita di pista
Rit 15  Antonio Pizzonia Jaguar Cosworth M 25 Uscita di pista
Rit 20  Olivier Panis Toyota M 18 Collisione
Rit 12  Ralph Firman Jordan Cosworth B 18 Sospensione
Rit 18  Justin Wilson Minardi Cosworth B 16 Testacoda
Rit 9  Nick Heidfeld Sauber Petronas B 8 Motore
Immagine in evidenza: © F1, You Tube channel.

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