Fastback | GP Ungheria 2011: vince Button tra i tanti colpi di scena. Hamilton pasticcione

In questo episodio di Fastback ci apprestiamo ad analizzare i fatti che si sono susseguiti durante il Gran Premio d’Ungheria 2011. Una corsa ricca di colpi di scena, che ha visto capovolgere tutti gli equilibri che si erano formati durante tutto l’arco del weekend, anche grazie all’aiuto della pioggia che ha sconvolto un po’ i piani di tutte le scuderie.

Si arriva a Budapest con Sebastian Vettel assoluto dominatore della stagione e con una Red Bull che per tutto l’arco del Campionato ha mostrato una superiorità tecnica alquanto imbarazzante, anche se negli ultimi due Gran Premi il tedesco si è ritrovato a faticare nei confronti di Ferrari e Mclaren che, dopo Silverstone, hanno ritrovato una insperata competitività. Il mondiale restava comunque nelle mani del tedesco dato il largo vantaggio nei confronti degli inseguitori della classifica generale. All’Hungaroring la Pirelli porta le due soluzioni più morbide della propria gamma (Soft e Super Soft) e la zona DRS viene posizionata nel rettilineo principale.

Vettel (Red Bull) davanti a Button (McLaren Mercedes)

Durante il weekend accade qualcosa di veramente inaspettato: la Red Bull fatica tremendamente a trovare il proprio passo e di questa difficoltà ne approfittano Ferrari e McLaren, con la scuderia inglese che sembra messa meglio rispetto tutti. La Rossa, infatti, soffre tantissimo di sottosterzo nel settore finale e questo influisce nella prestazione del giro. Hamilton e Button si ritrovano quindi tra le mani una vettura molto competitiva sia sul giro secco sia sul passo gara.

Nonostante le difficoltà, Sebastian Vettel riesce comunque a portare a casa la pole position proprio davanti al duo McLaren. Il tedesco della Red Bull tirò fuori un giro davvero eccezionale che gli valse la prima posizione per poco più di un decimo nei confronti di Hamilton. Solo quinto posto per la Ferrari di Alonso, che continua a faticare tremendamente in qualifica. Fa meglio il compagno Felipe Massa che chiude la propria qualifica in quarta posizione.

Fernando Alonso (Ferrari)

GARA – La domenica mattina Budapest si sveglia sotto un cielo grigio con acquazzoni a intermittenza. La gara inizia con una leggere pioggia che rende la pista completamente bagnata. Visto queste circostanze, tutte le vetture furono obbligate a montare le gomme intermedie. Al via scatta bene Sebastian Vettel che, come al solito, tirò fuori una partenza davvero ottima. Dietro di lui Lewis Hamilton mantenne la posizione nei confronti del compagno. Brutta partenza invece per i due piloti della Ferrari che si ritrovarono dietro alle due Mercedes si Schumacher e Rosberg. Peggio di loro fece Mark Webber, che tirò fuori una delle peggiori partenze della sua carriera e si ritrovò nel bel mezzo del gruppo alla prima curva. Le condizioni della pista resero i primi giri davvero complicati dato che i piloti si ritrovarono a lottare più con la propria vettura che con i rivali in pista.

La Lotus di Heidfeld in fiamme

Nonostante la buona partenza, Vettel si ritrovò quasi subito dietro un agguerrito Hamilton che per molti giri tentò invano il sorpasso nei confronti del tedesco. Il sorpasso arriva al quinto giro grazie a un lungo di Vettel alla curva 2. Intanto, nelle retrovie, Alonso si lancia nella propria rimonta, riuscendo a passare Rosberg, ma incorrendo quasi subito in un errore che non gli permise di mantenere la posizione. Il giro successivo lo spagnolo incorse in un altro errore che gli costò la posizione nei confronti di Massa. Al settimo giro il brasiliano va in testa coda alla curva 3 e sbatte la propria ala posteriore nelle protezioni. Il danno non fu grave, ma in compenso perse qualche posizione. Alonso si ritrovò quindi quarto dato che nelle tornate precedenti era riuscito a sopravanzare Rosberg. Al decimo giro il primo dei piloti di testa, Mark Webber, effettuò il proprio pit stop montando gomme da asciutto. Il giro dopo è il turno di Button, mentre al tredicesimo giro tocca al trio formato da Hamilton, Vettel e Alonso. Grazie a un’ottima strategia di gara, Button riuscì a prendere la seconda posizione di Vettel e Webber rimontò parecchie posizioni, andando a prendersi la quarta piazza ai danni di Alonso.

La lotta tra Hamilton e Button

Un incendio alla vettura di Heidfeld in uscita dalla corsia box spinse tutti ad anticipare la seconda sosta tra il 25° e il 28° giro. Si giunse così a metà gara con Hamilton, Button, Vettel, Webber e Alonso racchiusi in 18 secondi. Proprio Alonso inaugurò la girandola della terza sosta ai box al 37° giro. Una mossa che gli consentì di scavalcare la Red Bull di Webber e di portarsi in quarta posizione. Per il resto le posizioni rimasero invariate, con Hamilton seguito da Button e Vettel. Da qui in poi la gara sarà condita da numerosi colpi di scena. Al giro 47 Alonso monta le gomme Super Soft (sbagliando) e si ritrova a rimontare sui piloti proprio davanti a lui. Nel frattempo ritornò la pioggia e questo mandò in confusione Lewis Hamilton: dapprima un testacoda alla chicane che gli valse la testa della corsa nei confronti di Button e successivamente una mossa suicida come quella di andare ai box a montare le gomme intermedie. La pioggia all’Hungaroring infatti non era così tanta da giustificare un cambio di mescola così repentino. Hamilton si ritrovò dietro Alonso, con lo spagnolo lanciato in una disperata rimonta nei confronti di Vettel.

Il podio

La sfortuna di Hamilton non si fermò a quei due episodi: la Direzione Gara, infatti, gli inflisse un drive through per una manovra non corretta nei confronti di Paul Di Resta. Hamilton, dopo il testacoda, rientrò in pista in maniera molto discutibile e quasi non andò addosso al pilota scozzese. Hamilton si ritrovò in quinta posizione dietro a Webber. Mentre Alonso cercava di rimontare (incorrendo anche in un nuovo errore) nei confronti di Vettel, Hamilton si lanciò in una disperata rimonta nei confronti di Webber che riuscì a passare al giro 60. Da qui in poi la gara smise di regalare emozioni, con Jenson Button che andò a vincere il secondo Gran Premio d’Ungheria della propria carriera e sempre sotto la pioggia. Dietro all’inglese della Mclaren si piazzarono Vettel, Alonso, Hamilton, Webber e Massa. Con quel secondo posto così insperato, Sebastian Vettel riuscì a puntellare la propria leadership del campionato.

CLASSIFICA FINALE GP UNGHERIA 2011

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia
1 4 Regno Unito Jenson Button Regno Unito McLaren Mercedes 70 1h46’42″337 3
2 1 Germania Sebastian Vettel Austria Red Bull Renault 70 +3″588 1
3 5 Spagna Fernando Alonso Italia Ferrari 70 +19″819 5
4 3 Regno Unito Lewis Hamilton Regno Unito McLaren Mercedes 70 +48″338 2
5 2 Australia Mark Webber Austria Red Bull Renault 70 +49″742 6
6 6 Brasile Felipe Massa Italia Ferrari 70 +1’23″176 4
7 15 Regno Unito Paul di Resta India Force India Mercedes 69 +1 giro 11
8 18 Svizzera Sébastien Buemi Italia Toro Rosso Ferrari 69 +1 giro 23
9 8 Germania Nico Rosberg Germania Mercedes 69 +1 giro 7
10 19 Spagna Jaime Alguersuari Italia Toro Rosso Ferrari 69 +1 giro 16
11 16 Giappone Kamui Kobayashi Svizzera Sauber Ferrari 69 +1 giro 13
12 10 Russia Vitaly Petrov Regno Unito Renault 69 +1 giro 12
13 11 Brasile Rubens Barrichello Regno Unito Williams Cosworth 68 +2 giri 15
14 14 Germania Adrian Sutil India Force India Mercedes 68 +2 giri 8
15 17 Messico Sergio Perez Svizzera Sauber Ferrari 68 +2 giri 10
16 12 Venezuela Pastor Maldonado Regno Unito Williams Cosworth 68 +2 giri 17
17 24 Germania Timo Glock Russia Virgin Cosworth 66 +4 giri 20
18 22 Australia Daniel Ricciardo Spagna HRT Cosworth 66 +4 giri 22
19 25 Belgio Jérôme d’Ambrosio Russia Virgin Cosworth 65 +5 giri 24
20 23 Italia Vitantonio Liuzzi Spagna HRT Cosworth 65 +5 giri 21
Rit 20 Finlandia Heikki Kovalainen Malesia Lotus Renault 55 Perdita d’acqua 18
Rit 7 Germania Michael Schumacher Germania Mercedes 26 Cambio 9
Rit 9 Germania Nick Heidfeld Regno Unito Renault 23 Incendio 14
Rit 21 Italia Jarno Trulli Malesia Lotus Renault 17 Perdita d’acqua 19

2011 HUNGARIAN GP OFFICIAL RACE EDIT

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