Il GP di Francia è l’ottavo appuntamento del mondiale di Formula 1 1998. Dopo un GP del Canada ricco di colpi di scena, col successo di Michael Schumacher e il ritiro di Mika Hakkinen per problemi al cambio che ha riaperto il campionato. Sul circuito di Magny Cours la McLaren cerca il riscatto, e in qualifica Hakkinen sfreccia imprendibile e conquista l’ennesima pole position stagionale. Schumacher è secondo, a due decimi dal rivale, e riesce a stare davanti alla McLaren di Coulthard. Quarta posizione per Irvine, con la seconda Ferrari. In terza fila c’è Villeneuve, seguito dalle Jordan di Ralf Schumacher e Hill. Ottavo Frentzen, con la seconda Williams. Nono tempo per Fisichella: dodicesimo Trulli con la Prost-Peugeot. dietro al pilota di casa Alesi. Quindicesimo Verstappen, che torna in Formula 1 al posto del giubilato Magnussen alla Stewart. Ultima fila per le Minardi di Nakano e Tuero.
GARA – Allo spegnimento dei semafori Hakkinen scatta molto bene e mantiene la prima posizione, mentre Schumacher deve scartare per tenere dietro Coulthard e Irvine resta davanti a Villeneuve. Ma la direzione corsa espone la bandiera rossa: Verstappen è rimasto fermo sulla griglia. I piloti sono costretti a riallinearsi sulla griglia nelle posizioni originarie per una nuova procedura di avvio.
La seconda partenza vede le Ferrari scattare come saette: Schumacher prende la testa davanti a Irvine. Hakkinen è terzo, mentre Villeneuve è quarto, ma Coulthard si riprende subito la posizione al tornantino Adelaide. Sesta posizione per Ralf Schumacher, poi Hill, Wurz, Alesi e Fisichella. Schumacher fa subito la lepre, mentre Irvine blocca le due McLaren. Villeneuve non ha alcuna possibilità di tenere il ritmo del secondo gruppetto, e si limita a tenere dietro le Jordan. Dopo otto giri Schumacher ha già 8.5 secondi di vantaggio sulla Ferrari di Irvine, e 9.5 su Hakkinen. Al tredicesimo giro Alesi si sbarazza di Hill, che sta guidando con qualche problema di troppo. Il campione del mondo 1996 si deve ritirare a causa della rottura dell’acceleratore. Nel frattempo il compagno di squadra Ralf Schumacher ha già effettuato il suo primo pit stop, e ha perso la sua posizione su Wurz, che si è fermato un giro dopo.
Altri problemi in casa Jordan: dopo un contatto con Wurz accusa problemi alla sospensione Ralf Schumacher, che procede lentamente. Intanto Irvine è a 13.9 secondi da Schumacher, ed è messo sotto tiro dalle due McLaren. Al ventesimo giro Hakkinen rompe gli indugi e prova a superare Irvine all’ultima curva: il pilota finlandese perde però il controllo della sua vettura e finisce nella ghiaia. Hakkinen riparte, ma è quarto e ha perso circa 10 secondi da Irvine e Coulthard. Hakkinen decide di cambiare strategia, e rientra ai box per montare gomme nuove. Davanti a lui Irvine e Coulthard sono alle prese con diversi doppiaggi, e perdono molto tempo. Coulthard approfitta di un’indecisione di Irvine nel doppiare Takagi per attaccarsi al nordirlandese e superarlo a tornante Adelaide. Proprio al giro 22 Schumacher torna ai box per il suo primo pit stop, e viene imitato da Coulthard. Durante la sosta dello scozzese si verificano problemi al bocchettone, e il pilota della McLaren riparte dopo 17.1 secondi. Pit stop per Irvine nella tornata successiva: il ferrarista è terzo, dietro a Villeneuve che però va a rifornire alla fine del giro, lasciando la piazza d’onore al nordirlandese.
Dopo il primo giro di pit stop, al giro 25 Schumacher ha 18 secondi di vantaggio su Irvine e 22 su Hakkinen. Coulthard è quarto a 27.5 secondi, e a una decina di secondi dall’ex pilota della Williams c’è la coppia Villeneuve-Wurz, però l’austriaco della Benetton perde sensibilmente terreno sulla Williams nell’arco di pochi giri. Proprio Wurz e Fisichella, con le due Benetton, sono i primi a fare il secondo rifornimento. Davanti Schumacher ha messo tra sé e Irvine 24 secondi. Il tedesco vola, mentre il compagno di squadra gira più veloce delle McLaren: Hakkinen ha infatti più di 8 secondi di distacco dalla seconda posizione, e due doppiaggi gli fanno perdere altro terreno dalla Ferrari numero 4. Bella battaglia per la sesta posizione: Wurz cerca di tornare in zona punti, ma Alesi difende la sua posizione.
Irvine è il primo dei piloti di testa a fermarsi per il secondo pit stop, e nel giro successivo effettua il rabbocco di carburante e il cambio gomme anche Schumacher, che torna in pista sempre primo. Le McLaren allungano lo stint per provare a superare Irvine con una serie di giri veloci. Così non fa Wurz, che si ferma per la terza volta. Al giro 54 Hakkinen va ai box, e torna in pista poco dietro alla Ferrari di Irvine. Nella tornata successiva si ferma anche Coulthard. Anche stavolta ci sono problemi al bocchettone, che non vuol saperne di fissarsi. Lo scozzese viene fatto ripartire dopo 37 secondi senza però aver fatto il rabbocco di benzina. Coulthard torna ai box a fine giro: dopo qualche esitazione, il meccanico riesce a infilare il bocchettone di riserva, e Coulthard esce dai box dopo una sosta di 14.6 secondi. Il pilota della McLaren è settimo, ma supera facilmente Alesi e si porta in zona punti. Davanti Schumacher ha ormai 30 secondi su Irvine, che trova negli specchietti la sagoma ingombrante di Hakkinen. Il ferrarista comincia a spingere per provare a staccare il finlandese, ma Hakkinen segue come un’ombra la F310B. Al giro 60 Hakkinen prova l’affondo all’ultima curva, ma Irvine ritarda la frenata e tiene la seconda posizione. Il pilota della Ferrari mantiene nervi saldi e non commette errori, riuscendo perfino a guadagnare qualche decimo grazie a Verstappen, che si fa doppiare facilmente dalla Ferrari e rende invece la vita difficile alla McLaren.
Coulthard è costretto a fermarsi nuovamente per mettere benzina, ed è settimo dietro ad Alesi. Hakkinen torna nuovamente sotto a Irvine e lo attacca sul rettifilo che porta al tornante Adelaide, ma Irvine prende l’interno e tiene la seconda posizione. Schumacher rallenta il ritmo per non prendere rischi, mentre Coulthard spinge a fondo per riportarsi sotto ad Alesi. Schumacher vince il GP di Francia. Hakkinen prova disperatamente un sorpasso su Irvine all’uscita dell’ultima curva, ma quest’ultimo resiste e prende la bandiera a scacchi in seconda posizione, con meno di due decimi di vantaggio su Hakkinen. Quarto posto per Villeneuve, davanti a Wurz e Coulthard, che nel finale è riuscito a passare Alesi. Nono e fuori dai punti Fisichella.
Con questa vittoria, la terza stagionale, Schumacher si porta a 44 punti in campionato, a sei lunghezze da Hakkinen. L’uno-due di Magny Cours permette alla Ferrari di scrivere una pagina di storia importante: la scuderia di Maranello non portava a casa una doppietta da otto anni. L’ultima risaliva al GP di Spagna 1990, quando a guidare le due Rosse c’erano Prost e Mansell.
CLASSIFICA GP FRANCIA 1998
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