Il Gran Premio di Germania è la nona prova del mondiale 1994 di Formula 1, un mondiale certamente segnato per la prematura scomparsa di Ayrton Senna a Imola.
Si arriva dal Gran Premio di Gran Bretagna, svoltosi sul circuito di Silverstone e che vide vincitore l’inglese della Williams Damon Hill, che chiuse la corsa davanti a Schumacher (Benetton) e Jean Alesi (Ferrari), ma il tedesco, leader del mondiale, venne squalificato per aver deliberatamente ignorato i 10 secondi di penalità Stop & Go comminatagli per aver passato Damon Hill nel giro di ricognizione. Schumacher ignorò anche la bandiera nera, rischiando di saltare il successivo Gran Premio di casa. Alesi si prese dunque la seconda posizione, mentre Hakkinen (McLaren) acchiappò un podio insperato.
In Germania si corre sullo storico circuito dell’Hockenheimring: quasi sette chilometri di velocità pura, in mezzo ai boschi tedeschi. La prima fila è tutta Ferrari, con Berger davanti ad Alesi. Seconda fila per Hill e Schumacher, terza per Katayama (Tyrrell) e Coulthard (Williams).
GARA – Le Pacific di Belmondo e Gachot non prendono parte alla gara. Pronti via e alla prima curva, come avviene solitamente all’Hockenheimring, incidente pazzesco con ben dieci vetture coinvolte, nell’ordine: le Minardi di Alboreto e Martini, le Lotus di Herbert e Zanardi, le Jordan di Irvine e Barrichello, le Sauber di Frentzen e De Cesaris, la McLaren di Hakkinen e la Tyrrell di Blundell. Tutti ritirati, dunque, e la bandiera rossa sembra imminente, ma la Direzione Gara decide di far continuare la gara, esponendo sul rettilineo principale un numero mai visto di bandiere gialle. Nel primo giro, dopo pochi metri, anche Jean Alesi è costretto a ritirarsi per un problema sulla sua Ferrari.
Le Williams di Coulthard e Hill accusano dei gravi problemi ai box, costretti a saltare quasi un giro, rientrano in pista praticamente già fuori gara. Dal giro 15 al giro 20 l’ecatombe Benetton: Verstappen si ferma ai box per il suo rifornimento ma i meccanici sbagliano a disinserire il bocchettone della benzina, buttando quest’ultima sulla macchina. Scoppia un incendio terrificante ai box, con il pilota e qualche meccanico che prendono fuoco a loro volta. Le fiamme vengono spente quasi subito, ma la paura è tantissima, e c’è chi attacca spudoratamente i rifornimenti, inseriti in Formula 1 da poco tempo.
Al ventesimo giro tramontano anche le speranze di vittoria per Michael Schumacher, che a causa di un problema al motore Ford della sua Benetton è costretto a ritirarsi. Strada spianata dunque per Berger, che riporta al successo la Ferrari in Formula 1 per la prima volta dal 1990. Seconda e terza le due Ligier di Panis e Bernard, quarto Christian Fittipaldi (Footwork), quinto Morbidelli (Footwork) e sesto Comas (Larrousse).
Schumacher è sempre al comando del mondiale con 66 punti, lo segue Hill a 39.
CLASSIFICA GP GERMANIA 1994
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