Fastback | GP Monaco 2002: la McLaren torna al top con Coulthard

Il Gran Premio di Monaco è il settimo appuntamento della stagione 2002 di Formula 1. Nelle prime gare, a parte la vittoria di Ralf Schumacher in Malesia, si è visto un dominio incontrastato della Ferrari, in particolare di Michael Schumacher, che dopo pochissime corse è già lanciato verso il quinto titolo in carriera. Ma Monaco è una pista a sé, e il tracciato cittadino permette a McLaren e Williams di accorciare il divario dalla Ferrari.

Nelle qualifiche è Montoya ad imporsi, con un giro da paura. Il colombiano rifila quattro decimi a Coulthard e a Michael Schumacher, a sua volta seguito dal fratello Ralf. Quinto Barrichello, sesto Raikkonen, che precede Trulli. Undicesimo Fisichella. Webber, con la Minardi, riesce ad essere più veloce delle Jaguar e del compagno di squadra Yoong, il quale si qualifica all’ultimo tentativo utile.

GARA – Al via, Coulthard scatta benissimo e prende la testa, davanti a Montoya, Michael e Ralf Schumacher e Trulli. Nelle retrovie rimane fermo Villeneuve, così come Button, che riesce a ripartire in coda al gruppo.

Coulthard tiene dietro gli altri senza problemi, ma al sesto giro inizia ad andare in difficoltà: i suoi tempi si alzano parecchio (addirittura è più lento di Yoong), e DC deve guardarsi dall’attacco di Montoya. Dopo il decimo giro Coulthard si riprende, ma non riesce comunque a distanziare Montoya, Michael e Ralf Schumacher. Trulli intanto è quinto e tranquillamente davanti a Raikkonen e Barrichello. Al sedicesimo passaggio, McNish finisce la sua corsa contro le protezioni della curva Saint Devote. Anche l’altro pilota della Toyota, Mika Salo, vede la sua gara rovinata, ma non a causa di un errore: Salo è infatti costretto a una sosta extra a causa della delaminazione di una gomma.

Nelle retrovie c’è battaglia tra le Jordan di Sato e Fisichella, ma al giro 23 Sato va a muro all’uscita del tunnel e lascia una scia di detriti in pista. La direzione corsa decide però di non far uscire la Safety Car. Dietro Bernoldi prova in tutte le maniere a superare Massa e al giro 28 sfrutta un errore del brasiliano della Sauber per passarlo all’esterno del rettifilo dei box. Ma Massa sbaglia la frenata e spinge fuori Bernoldi. Nel contatto, Massa danneggia anche la sua ala anteriore. Coulthard prova a scappare, ma dalla sua McLaren comincia ad uscire del fumo dal retrotreno. Dopo qualche giro la situazione si normalizza, facendo presupporre ad una semplice fuoriuscita di olio in eccesso.

Coulthard ha circa tre secondi su Montoya, che deve difendersi da Schumacher. Al giro 40, Barrichello frena troppo tardi all’uscita del tunnel e prende in pieno Kimi Raikkonen, forandogli la gomma posteriore sinistra e danneggiandogli la sospensione. Barrichello rientra ai box a cambiare il muso, mentre Raikkonen è ormai fuorigioco. Al passaggio numero 43 Trulli va ad effettuare il rifornimento, e il giro successivo anche Schumacher va a mettere benzina e a cambiare le gomme. Nel frattempo viene inflitto un drive through a Barrichello per l’incidente con Raikkonen. All’improvviso il ritmo di Montoya si alza: il colombiano lascia passare Ralf Schumacher, perché sulla sua vettura ha ceduto il propulsore BMW. Per Montoya la corsa finisce qui. Al 49° giro fa il pit stop anche Ralf, mentre il giro dopo rientra anche Coulthard. Lo scozzese della McLaren torna in pista davanti a Schumacher, che segna il giro più veloce della gara. 

Alla Saint Devote c’è un altro incidente: Button attacca Panis, ma il francese chiude la porta e i due si toccano e finiscono contro il guardrail. Schumacher cerca di mettere pressione a Coulthard, ma l’ex pilota della Williams non si lascia intimorire. Ralf Schumacher, terzo, è costretto a tornare ai box per un nuovo cambio gomme: il tedesco mantiene la posizione. Gli ultimi giri scorrono senza sussulti, e Coulthard si aggiudica il Gran Premio di Monaco per la seconda volta in carriera. Secondo Michael Schumacher, terzo Ralf Schumacher. Quarta posizione per Trulli, davanti a Fisichella. Sesto e ultimo pilota in zona punti Frentzen, che porta alla Arrows il secondo punto stagionale.

Nel mondiale Schumacher si porta a 60 punti, seguito da Montoya e Ralf Schumacher, a quota 27.

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