Il Gran Premio di Monaco è la settima prova del mondiale di Formula 1 2006.
Veniamo dal Gran Premio di Spagna, svoltosi sul circuito di Barcellona, dove Fernando Alonso (Renault) si è piazzato davanti a Michael Schumacher (Ferrari) e Giancarlo Fisichella (Renault), con il pilota spagnolo in vantaggio di 15 punti sul rivale tedesco (54 a 39).
Il sabato di Montecarlo è decisivo per il risultato finale della corsa: 35 volte chi è andato in pole position a Monaco è risultato poi essere il vincitore del Gran Premio. Michael Schumacher ottiene il miglior tempo, ma negli ultimi istanti delle qualifiche parcheggia la sua Ferrari alla curva della “Rascasse” impedendo così ad Alonso di terminare il suo ultimo tentativo. Schumi in tarda serata verrà penalizzato e squalificato dalle qualifiche, dovendo così partire ultimo.
Il tedesco viene accusato di aver svolto quella manovra intenzionalmente per impedire ad Alonso, secondo fino a quel momento, di ottenere la pole.
Ma non solo: la giornata terribile della Ferrari si è aperta durante la prima sessione, quando Massa alla curva del Casino commette un errore che lo mette subito fuori gioco ancora prima di iniziare il tempo cronometrato.
Prima fila dunque per Alonso e Webber (Williams), autore di un’ottima prestazione. Seconda fila per Raikkonen (McLaren) e Fisichella (Renault), ma il pilota romano verrà arretrato in decima posizione per aver ostacolato Coulthard (Red Bull), sarà dunque l’altro pilota della McLaren, Montoya, a partire quarto.
La domenica Schumi decide di partire dai box, cambiando il motore. Partirà dalla griglia invece Massa, ventunesimo, ma anche il brasiliano decide di sostituire il propulsore. Chi è totalmente scontento di questa situazione, oltre ai tifosi del Cavallino, sono i reporter giapponesi che si sono appostati sin dalla notte sul palazzo proprio sopra l’ultima fila per immortalare le ultime due posizioni dei ferraristi, senza successo vista l’assenza dai blocchi di partenza del Kaiser.
SCHUMACHER SI FERMA ALLA RASCASSE
Montecarlo, 28 Maggio 2006 – Pronti via e Alonso riesce a tenere la testa della corsa a Saint Devote, seguito da Webber, Raikkonen e Montoya. Schumacher nel primo giro riesce a recuperare ben cinque posizioni, superando agevolmente Massa, le due Super Aguri di Montagny e Sato, e le due Midland di Albers e Monteiro, autori anche di un contatto alla partenza.
All’inizio del secondo giro Raikkonen sfrutta un lungo di Webber a Saint Devote e riesce, nella salita di Massenet, a sorpassare il pilota australiano della Williams, andando a caccia di Alonso. Nel frattempo Schumacher, dopo aver superato anche Scott Speed (Toro Rosso) inizia ad avere delle difficoltà, visto che adesso davanti ha Jenson Button (Honda) e Jacques Villeneuve (Sauber), avversari di ben altro spessore rispetto si precedenti. Il tedesco perde almeno due secondi al giro rispetto ad Alonso ma è inevitabile, visto che ha la strategia ad una sosta sola, al contrario dei primi, che dovranno fermarsi due volte.
Dal giro 23 al 25 i primi tre si fermano per il loro pit stop, senza stravolgere le posizioni, mentre Schumacher riesce a passare Button alla chicane dopo il tunnel, andando a guadagnare posizioni importanti per la sua strategia, dimostrando una grande forma sua e della Ferrari, visto che il pilota inglese della Honda non riesce a tenerne il passo.
La gara fino a 30 giri dalla fine resta pressoché bloccata, a parte qualche posizione guadagnata da Schumacher per le soste ai box, poi il colpo di scena: Webber rompe il motore a Saint Dévote ed è costretto a parcheggiare nella corsia di uscita box, ed è Safety Car.
A questo punto Alonso comanda davanti a Raikkonen e Montoya, ma lo spagnolo dopo il cambio gomme sembra soffrire il nuovo set a favore del finlandese che sembra intenzionato a sorpassarlo dopo la Safety Car, ma non ci arriverà, perché il motore Mercedes lo abbandona alla curva della Vecchia Stazione, proprio sotto regime di SC. Il finlandese scende dalla macchina e, percorrendo il tunnel a piedi, si fermerà sul suo yacht a bersi uno spumantino, godendosi appieno Montecarlo.
Schumacher sale fino alla sesta posizione, mentre Trulli, terzo, sta per ottenere il suo secondo podio a Montecarlo, ma dovrà abbandonare la corsa per un problema tecnico sulla sua Toyota, portando così Schumacher fino al quinto posto, mentre Coulthard sarà terzo.
Vince Alonso davanti a Montoya e Coulthard. Schumacher riesce ad arrivare quinto partendo ultimo, impresa eccezionale per il tedesco, e non sarà la sola della stagione.
Oltre a quella del pilota tedesco è da evidenziare anche quella dello scozzese della Red Bull. Coulthard, infatti, ha portato per la prima volta il team anglo-austriaco su uno dei tre gradini del podio. Un momento da ricordare per la scuderia, ma anche per la sua celebrazione.
Dato che in quel week-end il marchio austriaco sponsorizzava l’uscita nelle sale del nuovo film di Superman, il pilota scozzese salì sul podio indossando il noto mantello del supereroe.
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