Il GP di Spagna è il sesto appuntamento del mondiale di Formula 1 1997. Il Circus arriva a Barcellona dopo un GP di Monaco movimentato dalla pioggia e ricco di emozioni. Michael Schumacher guida la classifica piloti con 24 punti, 4 in più del grande rivale Jacques Villeneuve, mentre la Ferrari, grazie anche ai tre podi e 14 punti di Eddie Irvine, è in testa al campionato costruttori.
Al Catalunya fin dal venerdì si capisce che la Williams-Renault ha decisamente più passo rispetto alla Ferrari, e Villeneuve in qualifica si prende con facilità la quinta pole position su sei gran premi, rifilando due decimi e mezzo al compagno di squadra Frentzen e quasi un secondo alla McLaren-Mercedes di Coulthard. Quarta posizione la Benetton di Alesi, che precede Hakkinen e Berger. Solo settimo Schumacher, che accusa un distacco di 1.7 secondi da Villeneuve. Ottavo posto per Fisichella, con la Jordan, undicesimo Irvine, quattordicesimo Morbidelli, assunto dalla Sauber al posto di Larini. Diciottesimo Trulli con la Minardi.
GARA – Al via Villeneuve scatta bene, ma Coulthard ha un grande spunto e lo affianca in rettilineo. Il canadese resiste all’esterno e tiene la posizione, con Schumacher che dopo un grande avvio attacca Coulthard all’esterno di curva 4 e si porta incredibilmente in seconda posizione! Al termine del primo giro Villeneuve è primo, davanti a Schumacher, Coulthard, Alesi, Hakkinen, Frentzen, Herbert, Berger e Fisichella.
Schumacher cerca di tenere il passo del leader, ma fatica a guidare bene, perché costretto a correre col muletto, e va subito in crisi di gomme: le sue Goodyear sono afflitte dal blistering. Dopo qualche giro Villeneuve comincia a guadagnare 2 secondi a tornata, mentre nelle retrovie Morbidelli viene punito con uno Stop & Go per partenza anticipata. Al decimo giro Schumacher ha già 11 secondi di ritardo su Villeneuve, ed è braccato dagli inseguitori. Coulthard cerca il sorpasso in fondo al rettilineo, ma il pilota della Ferrari gli chiude in faccia la porta, e Coulthard deve saltare violentemente sul cordolo per evitare il contatto. Al giro 13 Schumacher ha 19 secondi di ritardo dalla testa della corsa: Coulthard prende la scia del pilota tedesco, lo passa e lo stacca subito. Il pilota della McLaren, Schumacher e Berger a fine giro vanno ai box per la prima sosta. Nel giro successivo rientra Hakkinen, e poi Frentzen, mentre Hill è costretto al ritiro per l’ennesima volta in stagione.
Al giro 20 anche Villeneuve va ai box, e nella tornata successiva pure Alesi: entrambi però sono su una strategia a due pit stop, contro i tre di Coulthard, Schumacher, Frentzen e Berger. La corsa è guidata da Villeneuve, però il canadese ha soli 4 secondi su Coulthard. Terzo c’è Panis, su una strategia a due soste, grazie al quasi inesistente degrado delle sue gomme Bridgestone. Poi ci sono Hakkinen, Alesi e Schumacher. Alesi sfrutta benissimo l’uscita del curvone Renault e supera Hakkinen, che viene infilato pure da Schumacher. Frentzen e Hakkinen sono costretti ad anticipare il cambio gomme a causa del blistering, e lo stesso fa Irvine. Coulthard davanti si avvicina tantissimo a Villeneuve, ma al giro 31 va ai box per il secondo pit. Anche Schumacher anticipa la sosta per superare Alesi ed evitare i doppiati. Al trentasettesimo passaggio Frentzen è costretto a cambiare nuovamente gli pneumatici, e torna in pista alle spalle di Villeneuve, ma da doppiato. Coulthard è terzo e insegue Alesi, ma ha alle spalle uno scatenato Panis, che lo sfila agevolmente e si porta in zona podio.
Villeneuve al giro 44 fa la sua seconda e ultima sosta, e rientra secondo, dietro a Schumacher, che però deve ancora effettuare un pit stop. Il pilota della Ferrari torna subito ai box, e lascia strada libera al rivale, che comanda indisturbato la corsa, davanti a un sorprendente Panis, che si è portato in seconda posizione anticipando il pit stop di due giri rispetto ad Alesi. Il francese della Benetton è terzo, braccato da Schumacher, poi ci sono Coulthard ed Herbert, con Fisichella settimo appena fuori dalla zona punti. Panis cerca di ricucire il gap su Villeneuve, ma si trova davanti la Ferrari di Irvine da doppiare. Il pilota nord-irlandese però non fa passare la Prost, e su ordine di Jean Todt blocca Panis per far tornare sotto al francese Alesi e Schumacher. Alesi chiama ripetutamente le bandiere blu, ma Irvine la Tyrrell di Verstappen rimangono davanti. Il ferrarista si fa da parte un giro e mezzo dopo, ma i commissari lo puniscono con uno Stop & Go.
Panis negli ultimi giri spinge al massimo per recuperare a Villeneuve i 16 secondi che li separano, ma il pilota della Williams controlla agevolmente la corsa, e prende la bandiera a scacchi con quasi sei secondi di vantaggio sul pilota della Prost. Villeneuve vince davanti a Panis e Alesi. Quarto Schumacher, che nel finale ha perso contatto da Alesi dopo essere andato in crisi di gomme esattamente come nel primo stint. Quinta posizione per Herbert, che chiude il GP di Spagna in zona punti. L’ultimo punto disponibile va a Coulthard. Nona posizione per Fisichella, mentre Irvine termina la gara dodicesimo con un giro di ritardo. Quattordicesimo e quindicesimo posto per Morbidelli e Trulli.
La terza vittoria in campionato consente a Villeneuve di tornare in testa al mondiale piloti, con tre punti di vantaggio su Schumacher.
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