Il Gran Premio di Spagna è il quinto appuntamento della stagione 2001, una stagione divisa tra la scuderia Ferrari e la McLaren. Michael Schumacher arriva a Barcellona da leader del campionato con due vittorie (Australia e Malesia) su quattro gare e con il rivale Mika Hakkinen abbastanza distante nella classifica generale del mondiale. Il tedesco, che viaggia con un ritmo impressionate, punta a chiudere al più presto la questione mondiale, visto le enormi difficoltà tecniche del team inglese. La McLaren, infatti, nel 2001 presenta una vettura molto competitiva, che però accusa frequenti problemi di affidabilità, problemi che hanno più volte bloccato Hakkinen e Coulthard durante l’inizio di stagione. Lo scozzese, nonostante le difficoltà, è il pilota più vicino al tedesco della Ferrari e punta a minimizzare il distacco dal tedesco nel weekend spagnolo. Dall’altra parte del box McLaren troviamo invece un Mika Hakkinen molto motivato a fare bene, un Hakkinen deciso a cambiare rotta dopo un inizio di stagione abbastanza travagliato. Il finlandese, che punta a vendicare la delusione mondiale dell’anno precedente, non ha iniziato il campionato nel modo desiderato.
Il Gran Premio di Spagna del 2001 fu un passaggio molto importante in quel mondiale, dato che proprio in quell’occasione entrarono in vigore alcune modifiche al Regolamento Tecnico in vigore nel 2001. La FIA, infatti, decise di legalizzare alcuni dispositivi elettronici di aiuto alla guida, ovvero Launch Control, il controllo di trazione e scalata automatica delle marce. Bisogna comunque dire che molti team decisero di rinviare il debutto di tali dispositivi per questioni di affidabilità (la Williams non utilizzò il controllo di trazione, mentre Sauber, BAR e Benetton non impiegarono neanche il sistema automatico di partenza). Durante il weekend si scatenò inoltre una controversia tra i team sul diffusore della BMW Williams. Secondo molte scuderie, infatti, la Williams andò a sforare i limiti imposti dal regolamento sulla costruzione di questo particolare componente.
Nelle qualifiche del sabato, Michael Schumacher come da previsione centra la pole position, ma si ritrova Mika Hakkinen a soli 85 millesimi. La McLaren, infatti, durante il weekend dimostrò una gran competitività, soprattutto col finlandese ex campione del mondo. Il miglior tempo nel warm up della domenica mattina fu segnato da Rubens Barrichello. Da notare anche le rotture ai motori della Jaguar di Irvine e alla McLaren di Coulthard.
TOP 10 QUALIFICHE GP SPAGNA 2001
GARA – Prima dell’avvio del giro di ricognizione, la McLaren di David Coulthard si spense proprio sul più bello. Questo spegnimento provocò la partenza in fondo allo schieramento del pilota scozzese. La gara per Coulthard iniziò come peggio non poteva. Alla partenza Schumacher mantenne la prima posizione, seguito da Hakkinen, Barrichello, Ralf Schumacher, Trulli e Montoya. La sfortuna di Coulthard non si fermo al semplice intoppo durante il giro di schieramento: lo scozzese infatti entrò in contatto con Bernoldi e danneggiò la propria ala anteriore. Partenza invece pessima per la Jordan di Frentzen, che rimase praticamente ferma sulla griglia di partenza.
In testa alla corsa, Schumacher e Hakkinen presero un ritmo inavvicinabile per i rivali, guadagnando rapidamente un discreto vantaggio sul resto del gruppo. La lotta per la prima posizione sembrò subito una questione tra il tedesco della Rossa e il finlandese della McLaren come da pronostico. Al sesto giro Frentzen tentò di sopravanzare de la Rosa, ma i due vennero a contatto e furono entrambi costretti al ritiro. Al ventunesimo giro c’è da segnalare il ritiro di Ralf Schumacher per un presunto problema ai freni che gli causò un testacoda. Due giri più tardi Michael Schumacher iniziò il valzer dei pit stop, seguito dopo quattro giri da Hakkinen. Il finlandese, nonostante i quattro giri di pista libera, non riuscì a guadagnare il tempo necessario per balzare davanti al ferrarista.
Al quarantatreesimo giro il primo colpo di scena della corsa: come nel caso precedente, Schumi decide di entrare per primo ai box. Hakkinen invece decide di rimanere fuori per qualche giro, tornate effettuate con un ritmo impressionante. Nel frattempo la Ferrari di Schumacher, che adesso si ritrova nelle retrovie, accusa delle forti vibrazioni al posteriore. Al rientro in pista, Hakkinen si ritrovò davanti al pilota della Ferrari che fu costretto ad alzare il piede per via dei problemi della propria vettura. Questo consentì ad Hakkinen di guadagnare un buon vantaggio sulla seconda posizione occupata dal tedesco. Al quarantottesimo giro Barrichello uscì di pista per un problema ad una sospensione, che ne causò il ritiro nella tornata successiva. Nel frattempo nelle posizioni subito dietro, Montoya risalì fino al terzo posto, seguito da Villeneuve, Trulli, Heidfeld e Coulthard.
La corsa sembrò avviarsi nella direzione del finlandese. Hakkinen infatti si mise in gestione in gara, gestione che venne facilitata dai problemi alla Ferrari di Schumacher che abbandonò definitivamente l’idea di andare a prendere il pilota della McLaren. Nel corso dell’ultimo giro però si verificò il colpo di scena: Mika Hakkinen, avviato verso la bandiera a scacchi, a poche curva dalla fine rallentò improvvisamente, accusando dei problemi tecnici alla propria vettura (rottura della frizione). Il finlandese fu costretto a parcheggiare la propria monoposto a poche curve dal traguardo. Michael Schumacher si ritrovò così in testa al Gran Premio proprio quando le speranze di vittoria sembravano definitamente svanite. Il tedesco conquistò la terza vittoria della stagione, seguito da Montoya e Villeneuve. Il canadese portò alla BAR il primo podio della sua storia. David Coulthard concluse la propria gara in quinta posizione, un risultato tutto sommato positivo considerando l’andamento della corsa.
Con questa vittoria, Schumi allungò nella classifica mondiale, dando così uno strappo importante al campionato. Termina invece con l’ennesima delusione il weekend per Hakkinen, costretto a mollare la vittoria proprio all’ultimo giro della corsa.
TOP 10 GRAN PREMIO DI SPAGNA 2001
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