Fastback | GP India 2013: il quarto sigillo iridato di Vettel

Race winner and 2013 Formula One World Champion Sebastian Vettel of Germany and Infiniti Red Bull Racing celebrates in front of the crowd by doing donuts on the main straight following the Indian Formula One Grand Prix at Buddh International Circuit in Noida, India on October 27th, 2013 // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI201310270419 // Usage for editorial use only //

Il tedesco domina il terzo Gran Premio indiano di fila e si laurea campione del mondo per la quarta volta, grazie anche alle disavventure di Alonso

Il Gp d’india è il sedicesimo appuntamento della stagione 2013 di F1. Si arriva al Buddh International Circuit con i giochi iridati praticamente definiti: Vettel ha già 90 punti di vantaggio sul ferrarista Alonso. Al pilota tedesco della Red Bull basta perdere meno di 15 punti sullo spagnolo per laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva.
Nelle prove libere la Red Bull mostra ancora una volta una marcia in più sulla concorrenza, ma a spaventare la scuderia di Mateschitz è l’altissima usura delle gomme soft portate in India dalla Pirelli. Sulla RB9, più che su altre monoposto, si registra un accentuato blistering delle gomme posteriori dopo soli tre giri di long run, e i pneumatici hanno dei veri e propri buchi nella mescola dopo una manciata di tornate. Anche Lotus, Ferrari e Mercedes registrano un simile fenomeno, ma riescono a ritardare il degrado delle gomme di qualche giro rispetto alla creatura di Adrian Newey.
La Red Bull decide quindi di differenziare la strategia in qualifica: Vettel nel Q3 usa le gomme soft, e si prende la pole con sette decimi di vantaggio sulla Mercedes di Rosberg. Webber invece si qualifica con le gomme medie e deve accontentarsi della quarta posizione, dietro alla Mercedes di Hamilton. Massa, con la prima delle Ferrari, è quinto davanti alla Lotus di Raikkonen, alla Sauber di Hulkenberg e ad Alonso, solo ottavo. Anche l’asturiano, così come Webber e le McLaren, ha girato con gomme medie nel Q3. La Ferrari vuole infatti utilizzare le gomme morbide nella seconda parte della gara, quando la vettura sarà più scarica di benzina e la pista più gommata. Clamorosamente eliminato nel Q1 Grosjean, con la Lotus. Il francese paga un errore strategico della squadra, che lo ha fatto girare solo con gomme medie pensando di riuscire ad entrare nel Q2 risparmiando al contempo un set di pneumatici a mescola morbida.
LA POLE DI VETTEL – GP INDIA 2013


 
GARA – Alla partenza Vettel non ha un buono spunto, ma riesce comunque a tenere dietro Hamilton, Rosberg, Massa, Raikkonen e Webber. Alla prima curva Raikkonen e Webber entrano leggermente in contatto: l’australiano sbanda e Alonso lo tocca danneggiando l’ala anteriore della sua Ferrari. Lo spagnolo poi entrerà in contatto anche con la McLaren di Button. Dopo il primo giro Vettel è in fuga, seguito da Massa, che ha superato entrambe le Mercedes sul rettilineo lunghissimo del Buddh International Circuit. Il brasiliano tiene dietro Rosberg ed Hamilton, Raikkonen, Webber e Hulkenberg.
 

 
Al secondo giro Vettel rientra ai box e toglie subito le gomme morbide per passare alle medie. Il pilota della Red Bull rientra in pista diciassettesimo. Ai box anche Alonso per cambiare il muso, danneggiato nel contatto con Webber. Davanti Massa mantiene saldamente la leadership davanti alle Mercedes, mentre Webber dopo qualche giro inizia a recuperare terreno grazie alla migliore tenuta delle gomme medie. L’australiano si libera facilmente di Raikkonen e si tuffa all’inseguimento dei primi. Rosberg prova a passare Massa con l’undercut ma non ci riesce: il ferrarista è sempre davanti alle due Mercedes. Mentre Massa e Rosberg faticano a superare le vetture davanti a loro partite con gomme medie, e Alonso si trova con lo stesso identico problema, Vettel si rende protagonista di una rimonta fantastica e giro dopo giro si libera dei piloti che gli stanno davanti. Al giro 21 Vettel passa la McLaren di Perez ed è secondo, a undici secondi e mezzo da Webber.
Rosberg è più veloce di Massa, ma i suoi tentativi di attacco vanno a vuoto. Il tedesco decide quindi di cambiare gomme al giro 27 per provare a superare Massa di strategia e ce la fa. Al giro 28 Webber si ferma e monta le gomme soft, facendo la stessa mossa di Perez : il pilota della Red Bull torna in pista in seconda posizione, lasciando la prima a Vettel. Perez, rientrato in pista in zona Massa-Hamilton, supera la Mercedes, mentre Webber segna un giro record, ma non recupera tantissimo su Vettel. Al trentunesimo passaggio Vettel va ai box per il secondo e ultimo cambio gomme. Secondo pit anche per Massa ed Hamilton, che tornano in pista dietro a Rosberg e Grosjean, che ha recuperato già diverse posizioni dopo la partenza dalle retrovie.
Al giro 32 Webber va ai box e mette le gomme medie: l’australiano è terzo dietro a Vettel e alla Toro Rosso di Ricciardo, che deve ancora cambiare le gomme, e lo fa al giro 33. Pit stop anche per Perez, che si ritrova dietro ad Hamilton. Vettel ha dodici secondi su Webber. Poi c’è Sutil, che deve ancora fermarsi, Raikkonen, che ha ancora le gomme medie montate al settimo giro, Rosberg a dieci secondi dalla Lotus, Grosjean, Massa, Ricciardo, che ha le gomme soft, Hamilton e Perez. Al giro 37 Raikkonen si prende la terza posizione e spinge per andare a prendere Webber. Ma al quarantesimo giro arriva il colpo di scena: Webber è costretto a ritirarsi e a parcheggiare la sua Red Bull in curva 2. Sulla sua vettura si è rotto il cambio! Raikkonen è secondo davanti a Rosberg, che si è liberato di Sutil e si è messo a caccia del finlandese, avendo capito che la Lotus vuole lasciare in pista Iceman fino alla fine.
 

 
A quindici giri dalla fine Raikkonen comincia ad essere in crisi di gomme e di consumo di benzina, mentre Rosberg dietro spinge come un matto e recupera più di un secondo al giro. Il pilota della Mercedes prende Raikkonen al cinquantunesimo giro e nel passaggio successivo lo supera sfruttando il DRS. Rosberg scappa via, mentre Raikkonen fatica a rimanere in pista e viene ripreso anche da Grosjean e Massa. Al giro 56 Grosjean tenta l’attacco su Raikkonen, ma il finlandese chiude la porta e le due Lotus si toccano, con Grosjean che finisce nella via di fuga e deve restituire la posizione a Raikkonen. Alan Permane, direttore sportivo della Lotus, è furibondo e via radio intima a male parole a Raikkonen di cedere la posizione a Grosjean: Raikkonen esegue l’ordine, ma anche Massa lo supera.
IL LITIGIO VIA RADIO TRA PERMANE E RAIKKONEN

Raikkonen ormai rema in pista e viene superato anche da Hamilton e Perez, col messicano che approfitta della situazione e salta davanti anche ad Hamilton. Vettel taglia il traguardo in solitaria e vince il Gp d’India. Il pilota della Red Bull è matematicamente campione del mondo per il quarto anno consecutivo e festeggia il successo a suon di donuts sul rettifilo del traguardo al termine del giro d’onore. Vettel precede sul traguardo un ottimo Rosberg e uno straordinario Grosjean, capace di arrivare a podio dopo essere partito diciassettesimo. Quarto Massa, poi Perez, Hamilton, Raikkonen (autore del giro più veloce dopo aver cambiato le gomme al penultimo giro, ndr), Di Resta, Sutil e Ricciardo. Undicesimo e fuori dai punti Alonso, che nell’ultima parte di gara non ha mai tentato un attacco sulla Toro Rosso di Ricciardo. Ritirato a pochi giri dalla fine Nico Hulkenberg, che stava nuovamente portando la sua Sauber in zona punti.
 
RACE EDIT GP INDIA 2013

 
 
CLASSIFICA GP INDIA 2013
 

1 1 Germania Sebastian Vettel Austria Red Bull RacingRenault 60 1h31’12″187 – 202.130 km/h 1 25
2 9 Germania Nico Rosberg Germania Mercedes 60 +29″823 2 18
3 8 Francia Romain Grosjean Regno Unito LotusRenault 60 +39″892 17 15
4 4 Brasile Felipe Massa Italia Ferrari 60 +41″692 5 12
5 6 Messico Sergio Pérez Regno Unito McLarenMercedes 60 +43″829 9 10
6 10 Regno Unito Lewis Hamilton Germania Mercedes 60 +52″475 3 8
7 7 Finlandia Kimi Räikkönen Regno Unito LotusRenault 60 +1’07″988 6 6
8 14 Regno Unito Paul di Resta India Force IndiaMercedes 60 +1’12″868 12 4
9 15 Germania Adrian Sutil India Force IndiaMercedes 60 +1’14″734 13 2
10 19 Australia Daniel Ricciardo Italia STRFerrari 60 +1’16″237 11 1
11 3 Spagna Fernando Alonso Italia Ferrari 60 +1’18″297 8
12 16 Venezuela Pastor Maldonado Regno Unito WilliamsRenault 60 +1’18″951 18
13 18 Francia Jean-Éric Vergne Italia STRFerrari 59 +1 giro 14
14 5 Regno Unito Jenson Button Regno Unito McLarenMercedes 59 +1 giro 10
15 12 Messico Esteban Gutiérrez Svizzera SauberFerrari 59 +1 giro 16
16 17 Finlandia Valtteri Bottas Regno Unito WilliamsRenault 59 +1 giro 15
17 23 Regno Unito Max Chilton Russia MarussiaCosworth 58 +2 giri 22
18 22 Francia Jules Bianchi Russia MarussiaCosworth 58 +2 giri 19
19 11 Germania Nico Hülkenberg Svizzera SauberFerrari 54 Problema tecnico[23] 7
Rit 2 Australia Mark Webber Austria Red Bull RacingRenault 39 Alternatore 4
Rit 20 Francia Charles Pic Malaysia CaterhamRenault 35 Problemi idraulici 21
Rit 21 Paesi Bassi Giedo van der Garde Malaysia CaterhamRenault 1 Danni da incidente 20
Immagine in evidenza: © Getty Images / Red Bull Content Pool

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