MotoGP | Pagelle GP Americhe: mezzogiorno di fuoco

Diamo i voti ai protagonisti del motomondiale nel weekend appena concluso di Austin, Texas

ALEX RINS, 10: difficile fare di meglio per l’alfiere della Honda LCR che fornisce la sua prestazione migliore di sempre. Dopo una grande qualifica e uno strepitoso secondo posto nella Sprint, molti di noi pensavano che in gara avrebbe lasciato spazio ai volti noti e invece non solo ha riportato la casa alata e il team di Lucio Cecchinello alla vittoria, ma lo ha fatto con assoluto merito con un passo e una costanza inossidabile sotto l’afa del Texas. Lo Sceriffo è tornato

LUCA MARINI, 9: tutt’altra roba rispetto alla gara inaugurale di Portimao. Il fratellastro di Rossi si riscatta alla grande ad Austin, cogliendo la prima fila in qualifica e, dopo il settimo posto nella Sprint, riconfermandosi alla domenica in gara con un eccellente secondo posto per il suo primo podio di carriera in classe regina. Bisogna vedere se si confermerà nelle tappe europee, ma questo risultato potrebbe rappresentare la sua rampa di lancio. Finalmente

FABIO QUARTARARO, 8.5: alzi la mano chi avrebbe scommesso sul podio Yamaha alla vigilia del week-end texano. “El Diablo” sembra destinato ad un’altra gara misera dopo la caduta nella Sprint di sabato, ma alla domenica riesce a dare il meglio, gestendo le gomme e, cosa più importante, non scivolando nel festival delle cadute. Il titolo non sarà più un obiettivo realistico per la casa di Iwata, ma questo terzo posto è oro per continuare a lavorare a partire da Jerez. Testa bassa e lavorare

MAVERICK VINALES, 7.5: il vecchio Maverick perde il pelo ma non il vizio. Due pessime partenze lo costringono a rimontare sia nella Sprint che nella gara domenicale, pregiudicando un possibile arrivo a podio: tuttavia, egli è bravo a rimanere calmo e a risalire la classifica, fino a concludere la gara con un quarto posto molto utile per rimanere nelle posizioni alte della classifica piloti. Fuori alla distanza

MIGUEL OLIVEIRA, 8: il portoghese dell’Aprilia RNF non sembra risentire dell’infortunio a cui ha appena recuperato e negli Stati Uniti tira fuori la prestazione che Marquez gli ha privato in Portogallo. Una top 5 e un arrivo dietro al “titolare” Vinales sono ottimi motivi per credere al ritorno di un Oliveira protagonista nelle gare europee. Affamato

MARCO BEZZECCHI, 6.5: Il Circuit Of The Americas non va tanto a genio al giovane talento del team VR46 e si vede già al venerdì quando manca l’accesso diretto al Q2. I due sesti posti alla fine vanno presi per risultati non eclatanti, ma utili per riconfermarsi in vetta al mondiale per almeno altre due settimane, anche alla luce delle cadute di domenica. Leader

JOHANN ZARCO, 6: ad Austin il francese della Pramac si limita al compitino, non graffiando mai e pensando solo a finire la gara. Da lui ci si aspetta molto di più di un settimo posto tra 13 classificati, ma almeno rimane nella top 5 della classifica mondiale. Rimandato

FRANCO MORBIDELLI, 6.5: il meteo torna alla normalità in Texas e con esso anche la performance dell’italo-brasiliano, che comunque ha il merito di rimanere sempre in sella, di lottare nel gruppo centrale, e di concludere la difficile gara di domenica con un discreto ottavo posto utile per la morale. In ripresa?

FABIO DI GIANNANTONIO, 6: come Franky, anche lui riesce ad arrivare alla bandiera a scacchi. Mezzo voto in meno perché Diggia ha corso praticamente sempre nelle retrovie senza dare spunti. Chi va piano…

AUGUSTO FERNANDEZ, 6: il rookie continua a fare il suo lavoro e ad Austin viene ricompensato con una top 10 con tre piloti dietro. Non scontato visto la sua poca esperienza e la qualità della sua KTM. …va sano e lontano

MICHELE PIRRO, 6: la prima visita al COTA del tester Ducati viene marchiata con l’11° posto e un arrivo a punti. Senza pretese

JONAS FOLGER, 6: Finisce 12° e penultimo dei classificati, ma per lui importava solo prendere feeling con la moto e vedere la bandiera a scacchi. Bentornato

BRAD BINDER, 4.5: scivolata sciagurata per il sudafricano della KTM in una gara in cui poteva e doveva approfittarne delle tante cadute. Mezzo voto in più perché comunque si rialza e conclude la gara, portandosi a casa i 3 punti del 13° posto. Parkour

STEFAN BRADL, 5: girava insieme ai tester, finché non si butta via con una scivolata, a conferma di un team Repsol che pare funzionare solo con un pilota. Marc, dove sei?

TAKAAKI NAKAGAMI, 4.5: se il suo compagno Rins è la pistola più veloce del Texas, il giapponese è uno dei tanti “colpiti” nel mezzogiorno di fuoco. Comparsa

JOAN MIR, 4: la caduta è solo la “ciliegina” su un weekend difficilissimo, specialmente se messo a confronto sul suo ex-compagno con una moto non ufficiale. Inesistente

FRANCESCO BAGNAIA, 2: se abbiamo parlato di vizi per Vinales, qui dobbiamo (purtroppo) parlare di un chiodo fisso che non sembra volersi schiodare. Sembrava tutto messo alle spalle dopo il dominio della Sprint Race, ma alla domenica, su pressione di Rins, egli scivola con l’anteriore in curva 2 e butta via altri punti pesantissimi. Dalle stelle alle stalle

RAUL FERNANDEZ, 4: continua a faticare nell’adattamento alla classe regina, e il suo passo prima della caduta ne è la prova. Cercasi scintilla

JACK MILLER, 3: l’australiano si sta divertendo con la KTM e si vede dal suo passo e dalla sua velocità. Tutto bello, ma quella caduta mentre era terzo ha il sapore di una grandissima occasione mancata. Sprecone

ALEX MARQUEZ, SV: caduta dopo il vomito dentro il casco nella Sprint di sabato, centrato incolpevolmente da Martin al primo giro della gara di domenica. Sfortunato

ALEIX ESPARGARO, 3: quello che doveva essere il weekend del riscatto si trasforma in pochi secondi nell’ennesima gara da dimenticare. Fa molto male, specialmente visto il passo che aveva sabato. Periodo nero

JORGE MARTIN, SV: si perdono il conto delle cadute fatte da lui tra sabato e domenica, certo, ma dalla sua aveva anche le condizioni precarie tra febbre e debolezza. Ci sentiamo di non giudicarlo, anche alla luce del podio ottenuto nella Sprint di sabato e a cosa poteva essere se arrivava pienamente in forma. “I’ll be back”

Immagine in evidenza: © motogp.com

Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone

Lascia un commento! on "MotoGP | Pagelle GP Americhe: mezzogiorno di fuoco"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*