In molti non ricordano di Erik Comas, pilota giovane dalle buona prospettive ma che non ha mai sfondato in Formula Uno. Classe 1963, il francese ha esordito nel Circus nel 1991 con la Ligier, proseguendo poi la sua esperienza con la Larrousse (1994).
Nell’arco di quattro stagioni Comas ha raccolto solamente sette punti iridati, non riuscendo a lasciare un segno indelebile in Formula Uno. A causa di alcuni malanni fisici dovette abbandonare il Circus per proseguire la propria carriera motoristica in altre categorie. Il nome di Comas, però, è molte volte accostato a quello di Ayrton Senna, il campionissimo brasiliano scomparso a Imola nel 1994. L’episodio che quasi tutti ricordano è quello della bandiera rossa sventolata proprio sul luogo del terribile incidente di Senna, mentre i soccorsi facevano di tutto per cercare di salvare la vita del tre volte Campione del Mondo. Un’incomprensione tra Comas e la sua scuderia in un momento di enorme panico, ma un episodio che da tutti viene visto come uno strano segno del destino. Perché?
Bisogna riportare il nastro storico della Formula Uno a due anni prima, al Gran Premio del Belgio edizione 1992. Durante le qualifiche del GP, il pilota francese andò a sbattere violentemente contro le barriere poste nella seconda parte della curva Blanchimont, nel settore finale del circuito. Le condizioni di Comas sembrarono subito preoccupanti dato che il francese perse conoscenza subito dopo l’impatto. Proprio dietro di lui Ayrton Senna stava facendo segnare il proprio giro veloce. Il brasiliano, accortosi della gravità dell’incidente, fermò la propria Mclaren subito dopo il luogo dell’incidente e si precipitò a soccorrere Comas. Un gesto simile a quello che fece Arturo Merzario nei confronti di Niki Lauda nel bruttissimo incidente del Nurburgring nel 1976. Sicuramente la situazione di Comas era molto meno critica rispetto a quella di Lauda, ma è importante ricordare anche il lato umano di un Campione che ha scritto pagine di storia importanti della Formula Uno.
Qualche tempo dopo, lo stesso Erik Comas è ritornato sulla vicenda dichiarando: “Senna mi ha salvato la vita”
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