Inizio col dire che non voglio aprire dibattiti sull’epidemia in corso. Non sono un medico, non sono un biologo e non sono uno scienziato. Sono uno dei tanti che si informa sulla situazione leggendo il maggior numero di giornali possibili e consultando altre fonti quali il sito del Ministero della Salute.
Quindi parliamo di sport, magari anche ipotizzando che tutta questa triste situazione nemmeno esista.
Se i test di Barcellona ci hanno consegnato una Mercedes innovativa e veloce seppur con qualche problema di affidabilità, quanto accaduto a Melbourne ha fatto sorgere degli interrogativi di non poca rilevanza.
Il più grande interrogativo, è certamente quello legato al patto tra FIA e Ferrari in cui è stata chiarita la situazione legata alle power unit di Maranello. Il tutto si è concluso con un nulla di fatto che però ha lasciato l’amaro in bocca ai team principal di tutti i team non motorizzati dalla Rossa.
Tanto da spingerli a chiedere chiarimenti alla FIA con una lettera firmata da tutti. La Federazione si è quindi prodigata per difendere il proprio buon nome e la propria posizione decisionale in merito a queste situazioni di presunte irregolarità.
Il secondo è legato all’affidabilità delle power unit Mercedes.
Quanto visto nei test non ha fatto sorridere i motoristi di Brixworth, che hanno revisionato in fretta e furia le power unit in modo tale da averle pronte per Melbourne. I vari intoppi avuti a Barcellona, infatti, potrebbero essere sintomi di gravi problemi strutturali delle unità di potenza che equipaggiano le frecce d’argento.
Tuttavia, la volontà iniziale di Toto Wolff di disputare il GP d’Australia, ha fatto pensare che questo problema fosse stato risolto dai tecnici Mercedes.
Quello che è emerso, è che il problema riscontrato sulle power unit della Stella a tre punte nei test spagnoli è relativo soprattutto alla possibilità di avere una limitata quantità di olio da utilizzare nel motore termico. Infatti, i problemi sono stati relativi al grippaggio di alcune componenti definite ‘non vitali’ delle ICE. A grippare sono stati infatti alcuni cuscinetti rimasti ‘asciutti’ per la poca disponibilità di lubrificante.
A riportare la calma ci ha però pensato Andy Cowell, direttore di Mercedes AMG High Performance Powertrains, che ha specificato che quelle portate in Spagna erano delle power unit sperimentali in grado di sviluppare molta più potenza di quelle che la Mercedes avrebbe utilizzato durante il campionato. Inoltre ha aggiunto che le power unit sperimentali e quelle utilizzate normalmente sono state alternate nei test, in modo da garantire a tutti la possibilità di compararle.
In casa Mercedes regna quindi la calma e la tranquillità in vista di un campionato che non si sa se e quando inizierà nonostante Mercedes abbia avuto sei gravi guasti durante i test contro i due di Ferrari.
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