Gara ricca di colpi di scena in terra nipponica, dove al sabato la Sprint ci regala numerosi scambi al vertice. La prima notizia eclatante è la scivolata di Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3) che dopo aver conquistato con scioltezza la pole, stava comandando la gara, ma a quattro giri dal termine una chiusura d’anteriore ha gettato nella ghiaia i suoi sogni di gloria. Via libera così a Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) che riesce a condurre la sua moto al traguardo, seguito da vicinissimo dal compagno di squadra Enea Bastianini, autore di qualche inciampo di troppo e Marc Marquez, che ha preferito essere accorto più che aggressivo.
Quarta posizione per Jorge Martin (Prima Pramac Racing) che ha dovuto porre rimedio ad una qualifica da dimenticare, seguito dal compagno di squadra Franco Morbidelli e da Fabio di Giannantonio con la Ducati del team VR46. 8° Jack Miller con la prima KTM ufficiale, dopo che la gemella del compagno Binder si è tutta d’un tratto ammutolita, costringendo il sudafricano al ritiro, dopo pochi chilometri dal via.
Sabato amaro per il pilota di casa Takaaki Nakagami con la Honda del team LCR, finito a terra dopo un rovinoso contatto con il compagno di squadra Johann Zarco, punito con un Long Lap Penalty per guida irresponsabile.
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