A distanza di tre anni dal suo debutto, arriva finalmente il primo trionfo in DTM per Robin Frijns. L’olandese, uno dei protagonisti principali di questo 2020, vince davanti al suo pubblico nella Gara 1 di Assen. Una gara speciale perchè anche la prima della stagione con un numero ristretto di tifosi sulla tribuna principale. Frijns è stato intelligente ad attendere il momento giusto per passare Loic Duval, 2° oggi e a lungo in testa alla gara. Il poleman di giornata, però, è stato abile a resistere agli attacchi finali di Nico Muller, che si deve accontentare di un prezioso 3° posto in ottica iridata. Lo svizzero ora vede Frijns come nuovo rivale diretto per il titolo, dopo il sabato in chiaroscuro di Renè Rast. Il campione in carica ha chiuso 5° dietro a Mike Rockenfeller, nonostante sia stato in lotta per il podio per gran parte della gara. Da segnalare il primo importante punto iridato di Robert Kubica, 10° al traguardo dopo una bella rimonta nella seconda metà di gara.
Cronaca della gara
Prima del via l’Audi di Jamie Green si blocca in griglia durante il giro di formazione, che viene ripetuto due volte per permettere la rimozione della vettura dell’inglese. Alla partenza Duval mantiene bene la leadership, mentre Habsburg riesce a bruciare Frijns e Muller, portandosi 2°. Buono anche lo scatto di Rast, 4° davanti ad un non perfetto Muller al via. La favola di Habsburg e del team WRT viene subito interrotta da Frijns, Rast e Muller, che si sbarazzano dell’austriaco nel corso di sei giri. Intanto Scherer, nelle retrovie, combina un disastro mandando in testacoda il povero Wittmann: per il giovane svizzero arriva un meritato drive through.
Le soste rimescolano un po’ le carte e le posizioni, soprattutto quelle tra Rast e Muller. Il tedesco è vittima di un pit-stop lento, che permette allo svizzero di sopravanzarlo già in corsia box e di entrare virtualmente a podio. Anche una timida pioggia prova a spaventare i piloti, ma la pista non diventerà mai realmente bagnata. La seconda parte di gara vive di poche emozioni, regalate solo dalle rimonte di Van der Linde e Glock, che rientrano in zona punti. Il trenino di testa, però, viene scosso al trentesimo giro, quando Frijns rompe gli indugi su Duval e si prende il comando della gara. Il francese resta attaccato all’olandese fino alla fine, senza mai riuscire ad impensierirlo. Stessa cosa per Muller, che resta dietro a Duval nonostante vari tentativi di sorpasso. Va a buon fine, invece, il sorpasso di Rockenfeller su Rast per il 4° posto, mentre Kubica arpiona il 10° posto all’ultimo giro passando prima Newey e poi Auer.
Oltre ai primi tre, quindi, terminano a punti anche Rockenfeller, Rast, Aberdein (migliore delle BMW), Habsburg, Van der Linde, Glock e Kubica.
In ottica campionato Muller resta sempre saldamente in vetta alla classifica con 149 punti, ma si avvicina Frijns, ora distante 30 punti. Scende 3° Rast con 107 punti, che ha un vantaggio di ben 50 punti su Duval.
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