Due settimane fa nessuno avrebbe immaginato un simile scenario in DTM. Infatti, Muller comandava ampiamente il campionato su Frijns e Rast prima di arrivare a Zolder. Ma la pista belga è riuscita a ribaltare completamente tutto, consegnandoci una classifica stravolta in vista del round finale di Hockenheim. Il merito, però, è tutto di René Rast, vero ed assoluto dominatore di Zolder. Il tedesco dell’Audi è riuscito a vincere tutte e quattro le gare disputate nei due round in terra belga, balzando in vetta alla classifica piloti. Un duro colpo per i suoi rivali Muller e Frijns, usciti con le ossa rotte dalla trasferta di Zolder. Ora, infatti, lo svizzero e l’olandese pagano 19 e 41 punti da Rast, quando mancano le sole due gare di Hockenheim a chiudere la stagione.
La Gara 2 di oggi è stata, ancora una volta, dominata dal campione in carica del DTM, nuovamente senza rivali in pista. Nico Muller è riuscito finalmente a riemergere dal torpore delle ultime gare e a chiudere 2°, mantenendo non eccessivo il divario da Rast in campionato. Grande merito e immensa gioia, invece, per Robert Kubica, al suo primo podio in DTM. Grazie ad una gara perfetta e, finalmente, fortunata, il polacco è riuscito a togliersi una bellissima soddisfazione. Dopo l’anno difficile in F1 e un inizio di campionato complicato, Kubica è pian piano emerso fino al podio odierno. Una bella iniezione di fiducia per gli anni avvenire, sperando che possa ribadire ancora questi risultati.
Il premio della sfortuna di oggi, invece, va a Robin Frijns. L’olandese è stato costretto al ritiro, dopo nemmeno due giri, perché vittima incolpevole dell’incidente tra Aberdein e Scherer. Il sudafricano tampona l’austriaco, il quale perde il controllo della sua Audi finendo addosso a quella di Frijns. Uno 0 pesantissimo in ottica campionato per l’olandese, quasi del tutto fuori dalla lotta per il titolo, anche se non ancora matematicamente.
Grande sfortuna anche per Ferdinand Habsburg, poleman di giornata. Quando sembrava in arrivo un altro podio, l’austriaco ha avuto un brusco calo prestazionale nelle gomme, che lo hanno fanno sprofondare a fondo classifica.
Cronaca della gara
Al via Habsburg parte bene e riesce a difendersi dall’attacco di Rast, mentre Muller scavalca Scherer e Frijns per il 3° posto. Al secondo giro, però, arriva la prima Safety Car di giornata con l’incidente prima descritto tra Aberdein, Scherer e Frijns. Tutti e tre i piloti sono costretti al ritiro per i troppi danni riportati sulle loro vetture. Alla ripartenza due contatti mettono fuori gioco altri tre piloti, ovvero Treluyer, Auer e Eng. Il francese tampona l’austriaco in Curva 1 e si deve ritirare: un esordio non proprio roseo per la leggenda dell’Audi che ha dovuto sostituire l’assente Duval. Ancora Auer, però, protagonista poche curve dopo per il contatto con Eng. I due austriaci si toccano e riportano forature e danni alle sospensioni che li mettono K.O.
Altra Safety Car per ripulire la pista dai detriti, ma stavolta alla ripartenza fila tutto liscio. Il valzer dei pit-stop inizia subito con Habsburg e Muller, ma il giro in più di Rast permette al tedesco di rientrare davanti all’austriaco e volare in testa alla gara. Da questo momento in poi il campione in carica del DTM inizierà a macinare un passo incredibile, irraggiungibile per tutti. L’ultimo ad effettuare la sosta è Kubica, che rientra 4° con gomme più fresche rispetto a tutti quanti. Il polacco riesce a difendersi da Glock e, pian piano, rientra sulla coppia Habsburg-Muller. Sentito il pericolo imminente dato dalla sagoma della BMW biancorossa, lo svizzero rompe gli indugi sull’austriaco e salta al 2° posto. Lo stesso Habsburg verrà passato poco dopo anche da Kubica, per poi venir sfilato fino all’8° posto. Le gomme dell’austriaco sono in condizioni pessime, tanto che è costretto ad effettuare un pit-stop aggiuntivo. La gara, quindi, termina con Rast alla quarta vittoria consecutiva, seguito da Muller e Kubica.
In ottica campionato, come detto, Renè Rast consolida la sua leadership ottenuta ieri volando a 304 punti, 19 in più di Nico Muller. Frijns è lontano 41 punti dal tedesco per via dello 0 di oggi, ma non è ancora fuori dalla lotta al titolo.
Tutto si deciderà nel round finale e nelle ultime due gare ad Hockenheim, in programma nel weekend tra il 6 e l’8 novembre.
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