Gara 3 ha rispettato le attese, proponendo uno spettacolo degno di una categoria Turismo. Norbert Michelisz, 5°, si laurea per la prima volta campione del WTCR alla guida della Hyundai i30 N TCR del team BRC, già vincente lo scorso anno con Tarquini. Per Michelisz si tratta del primo titolo mondiale vero e proprio dopo la conquista del trofeo indipendenti del WTCC nel 2012 e nel 2015. Dodici anni di attesa per il pilota ungherese, che ha esordito nel WTCC 2008 a bordo della Seat Leon del team Sunred.
L’ultima gara della Malesia e della stagione è stata vinta, clamorosamente, da Kristoffersson, partito 22° ed autore di una rimonta da cineteca. Completano il podio Azcona e Ceccon, mentre Guerrieri è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo pochi giri a causa di un innalzamento della temperatura dell’acqua. Fuori dalla Top10 Muller, mai in gioco in questo finale di stagione.
LA CRONACA DELLA GARA
Prima della partenza non piove, ma la pista è ancora bagnata. Michelisz scatta dalla Pole, alla sua sinistra il diretto rivale Guerrieri. Allo spegnimento dei semafori l’argentino di casa Honda passa Michelisz, sopravanzato anche da Azcona nelle prime due curve.
Nel corso del 1° giro Guerrieri ed Azcona allungano approfittando delle difficoltà iniziali di Michelisz, concentrato nella difesa del 3° posto visti i continui ed aggressivi attacchi da parte di Ceccon, Vervish, Tarquini e Kristoffersson, partito 22° e dopo qualche curva già ai piedi della Top5.
Mentre i primi si apprestano a chiudere il giro iniziale Farfus finisce in testacoda in curva 14, causando l’ingresso in pista della Safety Car proprio nel momento in cui Azcona duella con Guerrieri per il 1° posto. I due giungono affiancati in curva 4 ma alla chiamata della Safety Car è il pilota Honda a mantenere il comando.
Allungata di due giri, la gara riparte all’inizio del 5° passaggio. Azcona sorpassa Guerrieri in curva 4 ma la risposta dell’argentino giunge pochi istanti dopo in curva 9, nella quale Guerrieri finge un attacco all’esterno per poi fiondarsi all’interno guadagnando la posizione. Approfittano dello scambio ai vertici della classifica Kristofferson e soprattutto Michelisz, per il momento scavalcato in classifica piloti da Guerrieri.
Il colpo di scena, tuttavia, giunge proprio nello stesso giro, il 5°. In uscita di curva 11 Azcona si avvicina pericolosamente a Guerrieri, baciando il paraurti posteriore del pilota Honda che in un battito di ciglia si ritrova a dover controsterzare vigorosamente sull’erba. Guerrieri torna in pista in curva 12, mentre transitano Azcona, Michelisz e soprattutto Kristoffersson. La manovra di quest’ultimo si rivela un capolavoro: sfruttando la traiettoria esterna in curva 12 e 13 Kristoffersson sale al comando, ma l’erba sintetica oltre il cordolo fa scomporre la Golf TCR dello svedese. Con un sovrasterzo da maestro riesce ad evitare il testacoda, facendo il suo ritorno in pista in lotta con i tre avversari. Approcciando curva 14 il quartetto composto da Guerrieri, Azcona, Kristoffersson e Michelisz si apre a ventaglio, regalando a noi spettatori l’immagine che esprime in tutto e per tutto cosa rappresenti una gara di vetture Turismo.
Azcona conquista il comando, mentre Guerrieri accusa problemi di surriscaldamento subendo il sorpasso di Kristoffersson e Michelisz, per poi cedere costantemente posizioni su posizioni. La temperatura dell’acqua nella vettura di Guerrieri è salita a livelli preoccupanti dopo l’uscita di pista del pilota Honda. L’erba e lo sporco sono finiti sul radiatore, che così non ha permesso al motore di esprimere il massimo dei cavalli.
Con Guerrieri fuori dai giochi Michelisz ha davanti a sé una gara di sola gestione. Nel corso dell’8° giro Vervisch scavalca il pilota ungherese, salendo al 4° posto poco prima che venisse chiamata in causa la Safety Car per via del ritiro di Shedden.
La gara riparte al giro 11 con Azcona davanti a Kristoffersson e Ceccon. Michelisz, 5°, non rischia e procede senza problemi verso la bandiera a scacchi. Rischi che, invece, vengono affrontati da Kristoffersson, deciso nell’aprirsi un varco per sopravanzare Azcona. Lo svedese conquista ufficialmente il 1° posto in classifica al termine dello giro 11, frenando molto più tardi di Azcona in ingresso dell’ultima curva e chiudendo un sorpasso fantastico.
L’ultimo giro di gara, il 14°, vede Ceccon all’attacco di Azcona, nella speranza di terminare la gara in seconda posizione. Il pilota Alfa Romeo prova un ultimo e disperato attacco in curva 15 che, nonostante la precisa staccata, non si concretizza.
Kristoffersson, dunque, vince Gara 3 in Malesia partendo dal 22° posto; certamente non quel genere di cose che si possono osservare tutte le domeniche. Festeggia anche e soprattutto Michelisz, che conclude in 1^ posizione il campionato WTCR 2019, vinto grazie alla costanza ed alla oculata gestione delle gare.
La classifica Team premia, invece, Cyan Racing Lynk & Co. Nonostante un finale di stagione a Kuala Lumpur decisamente sotto le aspettative, la squadra totalizza un totale di 624 punti, 22 in più di BRC Hyundai N Squadra Corse. Delusione per ALL-INKL.COM Münnich Motorsport, che perde il campionato piloti e giunge 3^ nella classifica squadre.
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