Il fine settimana giapponese del Mondiale Turismo si risolve con l’ennesima risposta nella sfida campionato. Questa volta, però, a differenza delle due precedenti gare, a vincere non è uno dei contendenti al titolo, bensì Johan Kristoffersson. Il pilota svedese della Volkswagen ha concretizzato al meglio la sua pole, conquistando la seconda vittoria in carriera.
Lo scandinavo non è stato un fulmine in partenza, infatti è stato subito sopravanzato da Tiago Monteiro. Con una mossa aggressiva al punto giusto, ha però ristabilito l’ordine tornando a prendersi la leadership della gara poche centinaia di metri più tardi. Intanto, dietro i due, una pessima partenza di Mikel Azcona, il quale ha stallato dopo lo spegnimento dei semafori, lo ha fatto scivolare in fondo al gruppo. Una zona bassa che al primo giro ha visto il contatto tra Miyata e Coronel, i quali hanno causato la prima Safety Car.
Vettura di sicurezza rimasta in pista fino all’ottavo giro, dal quale in poi la gara ha avuto due sezioni differenti. Fino al giro ventuno, tutti i piloti hanno continuato a studiarsi, ma a nove giri dal termine, Kevin Ceccon ha dato il via al valzer dello scambio di posizioni. Dopo aver più volte affiancato Rob Huff, ha sopravanzato lo stesso in seguito a una leggera sportellata, conquistando il settimo posto. Nelle due tornate successive, grazie anche alla miglior velocità di punta della sua Giulietta Veloce, si è sbarazzato prima di Tarquini e poi di Priaulx, salendo al quinto posto. In cinque giri è poi andato a prendere anche Thed Bjork per la quarta posizione, mentre poco più avanti, Tiago Monteiro ha lasciato il secondo posto a Esteban Guerrieri.
Mentre proseguiva la rimonta dell’alfista, Priaulx, Huff, Michelisz e Vernay hanno lottato per ottenere la settima posizione del campione WTCC, salvo poi lasciare le posizione invariate.
Così come in Gara 1, anche in questo caso la gara ha avuto fine in regime di Safety Car, dopo che l’Audi di Tomita è rimasta insabbiata nel secondo settore.
Al traguardo Johan Kristoffersson è transitato davanti a Esteban Guerrieri e Kevin Ceccon. Il pilota italiano ha guadagnato il podio perché Tiago Monteiro era rientrato ai box al termine del 29° giro. Pilota portoghese giunto poi in quarta posizione davanti a Thed Bjork e Gabriele Tarquini. Segue il quartetto formato da Priaulx, Huff, Michelisz e Vernay che chiudono la zona punti.
Tassi ha chiuso 11°, seguito dalla Hyundai di Catsburg e dalla VW di Leucther, quindi Vervisch e Girolami a chiudere la zona punti.
La classifica finale, però, è stata rivoluzionata da sei penalità che ne hanno cambiato totalmente l’ordine di arrivo.
- Tassi ha ricevuto una penalità di 5 secondi durante la gara, per non essersi posizionato bene in griglia di partenza, uscendo fuori dallo spazio delimitato
- Farfus ha ricevuto un drive through, tramutato in penalità di 30 secondi, per aver guadagnato dapprima una posizione su Ehrlacher in seguito a una sportellata, e poi per aver mandato fuori pista lo stesso pilota francese qualche giro più tardi
- Ehrlacher ha ricevuto a sua volta 5 secondi di penalità per essere entrato in contatto con Farfus all’ultima curva
- Catsburg ha ricevuto 2 secondi di penalità per aver iniziato una manovra, poi non completata, di sorpasso ai danni di Muller in regime di Safety Car
- Ceccon ha ricevuto 5 secondi di penalità per aver sopravanzato Huff dopo aver creato un contatto con la sua Volkswagen
- Monteiro ha ricevuto 10 secondi di penalità per essere rientrato ai box al 29° giro, esserne uscito tagliando nell’erba e aver conquistato la posizione su Thed Bjork, durante regime di Safety Car
Dopo questa pioggia di penalizzazioni, il podio vede Kristoffersson, Guerrieri e Bjork. Ceccon scivola da terzo a sesto, Tassi da 11° a 16°, Catsburg da 12° a 14°, Monteiro da 4° a 15°, con Yvan Muller che sale in 13a posizione, guadagnando 3 punti.
La classifica dopo il weekend giapponese e la pioggia di penalità vede Guerrieri in testa con 288 punti, seguito a quota 282 da Michelisz. Bjork sale al terzo posto con 248 punti, precedendo di otto lunghezze il compagno di squadra Yvan Muller. Mikel Azcona mantiene il quinto posto con 198 punti, ma Girolami si avvicina con 196 e Tarquini con 193.
Per quanto concerne la classifica dei team, il Cyan Lynk&Co comanda con 438 punti, 16 in più del Munnich Motorsport e 37 in più del BRC Squadra Corse di Hyundai.
L’appuntamento con il Mondiale Turismo è per il week-end del 14-17 novembre, con il tradizionale circuito cittadino di Macau, che ospiterà il penultimo round della stagione.
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